Hong Kong – Un presepio in tempo di pandemia

20 Gennaio 2021

(ANS - Hong Kong) – Il salesiano coadiutore Paul Li, ad 85 anni, è Economo della Casa Missionaria Salesiana di Hong Kong. Ha emesso la sua prima professione religiosa 64 anni fa e ha trascorso circa 30 anni della sua entusiasmante vita apostolica come insegnante in diverse scuole salesiane. Il sig. Li è noto anche per la sua abilità nel decorare chiese e case salesiane in occasione delle varie feste. E per il Natale 2020 ha realizzato un attualissimo presepio a tema pandemico.

Come è nata questa passione per le decorazioni?

Quando c’era una solennità o una festa, Don Bosco era molto attento agli addobbi della Chiesa e delle scuole. E sappiamo tutti che il Natale è anche una grande festa per la Chiesa universale. Tra tutte le varietà di addobbi, sono particolarmente interessato a realizzare il presepe, fin da quando ero studente. La mia scuola organizzava un concorso di presepi, e a volte ho vinto anche il primo premio. Da quando sono entrato nella Congregazione come coadiutore ho sempre invitato i miei allievi ad aiutarmi nella preparazione del presepio: secondo me, fare un presepio è un modo per educare e accompagnare i giovani. Dopo averne ultimato uno con gli studenti, ci si sente sempre tutti felici e soddisfatti.

Quando ha iniziato a fare il presepio in una comunità salesiana?

Ho iniziato ufficialmente nel 1981 nella scuola “Tang King-Po” di Hong Kong, e ho continuo a farlo da allora in poi. Ad oggi, ho realizzato circa 20-30 set di presepi in tutta la mia vita. Per me, un presepe è una mangiatoia, che viene decorata con erba secca, bestiame e pecore. È lo stesso nella mente di tutti. Per questo ho deciso di sviluppare ogni anno un tema principale per il presepe. Due anni fa, quando il tifone Mangkhut colpì Hong Kong e il vento fece cadere molti alberi, raccolsi alcuni rami e pezzi di legno per progettare una mangiatoia. Molte persone lo apprezzarono e pensarono fosse molto attuale e adatto alla situazione di Hong Kong. Quest’anno la scelta per il tema principale, la scelta è stata facile: la pandemia!

Come si è svolto il lavoro per il presepe 2020?

Ho condiviso la mia idea con i miei exallievi. Volevo fare una cornice nel soffitto e appendere qualcosa. Così i miei studenti mi hanno aiutato a fare i calcoli. Alla fine, abbiamo usato 70 telai in legno. C’è un gruppo di miei exallievi che hanno già lavorato con me per molti anni al presepio. Dal loro periodo scolastico, dal diploma fino ad oggi, sono ancora in contatto con loro.

E quanto ai materiali?

Hanno preparato tutto i miei exallievi, per la maggior parte con materiali riciclati. I blocchi di legno sono vecchi, mentre le lampadine sono state un regalo di un exallievo, che ce ne ha donate circa 10.000. Quanto alle mascherine, qualcuno potrebbe pensare che sia uno spreco: ma sono state ottenute all’inizio dell’epidemia, sono estremamente sottili e di bassa qualità, non possono essere usate come protezione contro il virus. Appese al soffitto rendono il loro miglior servizio.

Come avete completato il tema e il concetto guida per il presepio di quest’anno?

Di solito il progetto inizia ogni anno intorno a settembre-ottobre con una domanda: “Quale dovrebbe essere il tema del Presepe di Natale di quest’anno?” Dato che la pandemia di Covid-19 stava infuriando, ho pensato di usare quello come tema. Ma come rappresentarlo? Ci sono diversi simboli legati alla pandemia: mascherine, una sedia a rotelle, un letto d’ospedale e un’infermiera.

E qual è la motivazione spirituale dietro il presepio 2020?

Supplico il Signore di salvarci presto dalla pandemia, a guarirci in fretta. Prego che Gesù abbia misericordia di noi peccatori, che Covid-19 diventi presto un ricordo… Per l’idea spirituale, mi sono ispirato al passo del Vangelo che parla del paralitico calato dall’alto con la lettiga perché c’era troppa folla nella casa in cui si trovava Gesù (Lc 5,18-19).

Può descriverci l’intera composizione?

Siamo partiti quindi da quest’idea di calare il letto del malato dall’alto, nella speranza che Gesù guarisca questo malato - i malati di questa pandemia.

Ci sono 70 telai appesi, ognuno con sei mascherine e 40 piccole lampadine su ogni telaio di legno - saldate una ad una! È stato un gran lavoro. Il piccolo giardino accanto alla mangiatoia non l’avevo pensato sin dall’inizio, ma il verde è il colore più bello. Al suo interno c’è una statua della Pietà, della Vergine Addolorata. Nella parte anteriore, si possono vedere delle targhe con tre lettere “R.I.P.” (Riposa in Pace) al centro. Quasi due milioni di persone sono già morte in tutto il mondo a causa di questa pandemia e, dato che gli Stati Uniti hanno il più alto numero di morti per Covid19, viene posta anche la bandiera americana.

E qual è la sua preghiera di fronte a questo presepio?

Semplicemente: “Signore, non esitare, vieni a salvarci!”.

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".