Nepal – I salesiani donano attrezzature mediche ad un nuovo centro di cura di Covid-19 nella valle di Kathmandu per fornire cure migliori ed efficaci

01 Giugno 2021

(ANS – Kathmandu) – La pandemia di Covid-19, come ha fatto un po’ in tutto il mondo, ha ulteriormente impoverito il piccolo Paese montuoso del Nepal. I salesiani che operano in Nepal da tempo sono abituati a compiere interventi adeguati e tempestivi, sia nei periodi di quiete, sia nelle emergenze, così come hanno dovuto fare in passato con terremoti e calamità naturali. Pertanto, durante la pandemia ognuna delle sette presenze salesiane in Nepal ha aiutato diverse centinaia di famiglie delle loro immediate vicinanze e dei villaggi vicini, oltre a fornire aiuti ai bambini delle scuole. E ora che anche in Nepal si sta dispiegando una nuova ondata di contagi, riporta don Augusty Pulickal, Coordinatore della missione salesiana nel Paese, di nuovo si sono attivati con iniziative di solidarietà.

Il 30 maggio, le comunità salesiane situate lungo la valle di Kathmandu, con il supporto di benefattori hanno donato attrezzature mediche e accessori tra cui un concentratore di ossigeno, ossimetri, dispositivi di protezione individuale, mascherine, disinfettanti… alla municipalità di Godavari per prendersi cura dei pazienti affetti da Covid-19 nel centro di cura appena aperto nella loro area amministrativa.

Tale centro attualmente conta 19 pazienti, ma questo perché in molti, grazie alle cure mediche che vi sono state prestate, sono guariti e sono potuti tornare a casa. Il comune di Godavari, con una popolazione di 78.301 abitanti, ha conteggiato circa 875 casi di Covid-19 attualmente attivi e ha perso 37 persone.

Da parte della missione salesiana, don Pulickal ha assicurato al sindaco provviste per i bisognosi della municipalità in questo difficile periodo.

L’avanzata dei contagi di Covid-19 in Nepal sta peggiorando e procede più rapidamente rispetto alla prima fase della pandemia. Negli ultimi 15 giorni si è registrata un’impennata dei contagi, che ha comportato oltre 102mila nuovi casi e quasi 2.300 morti. Il Paese ha vissuto a maggio un lockdown più severo di quello del mese precedente, con tutti i centri commerciali e i negozi di alimentari chiusi per una settimana. Anche se a tutti era stato consigliato in anticipo di raccogliere generi alimentari e provviste per una settimana, quanti sopravvivono lavorando a giornata hanno sofferto molto, perché non potevano permettersi di comprare in una volta sola provviste per un’intera settimana.

Al 1° giugno in Nepal Covid-19 ha contagiato oltre 561mila persone e causato 7.386 vittime.

I salesiani sono arrivati per la prima volta in Nepal nel 1922 e attualmente sono 21, tutti appartenenti a cinque Ispettorie indiane. Hanno ottenuto l’apprezzamento e la riconoscenza del governo e della popolazione nepalese per le opere di soccorso e la ricostruzione di 10 scuole primarie e secondarie realizzate dopo i devastanti terremoti del 2015; e continuano a portare avanti progetti di sviluppo sociale in tutte e sette le comunità attive nel Paese.

InfoANS

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