Spagna – La prima di “Libertad” raggiunge il mondo intero per dare visibilità ai minori reclusi nelle carceri con gli adulti

17 Settembre 2021

(ANS – Madrid) – Ieri, giovedì 16 settembre, l’Auditorium dell’“Espacio Fundación Telefónica” di Madrid ha ospitato la presentazione della campagna “Inocencia entre rejas” (Innocenza dietro le sbarre) della Procura Missionaria salesiana “Misiones Salesianas”, accompagnata dalla presentazione del documentario “Libertad”, che denuncia, attraverso l’esempio del carcere di Pademba, a Freetown, in Sierra Leone, la situazione dei minori che scontano pene nelle carceri con gli adulti. Le dure immagini e le testimonianze del salesiano don Jorge Crisafulli e di Chennor, un giovane che da minorenne è stato recluso in quel carcere, sono state dapprima scioccanti per quello che hanno raccontato, ma poi si sono trasformate in applausi per la speranza che hanno sprigionato. Date le limitazioni dovute alla pandemia, solo un centinaio di persone ha assistito all’evento in presenza; ma la diretta streaming ha portato il documentario e le testimonianze dei protagonisti a migliaia di persone di ogni angolo del pianeta.

L’evento è stato ospitato dal conduttore televisivo Javi Nieves, che ha esordito chiarendo che “con i documentari di ‘Misiones Salesianas’ non si esce mai uguali a come si è arrivati. Sono un bagno di realtà su situazioni che sono più vicine a noi di quanto pensiamo”.

Successivamente, don Juan Linares, Vicedirettore di “Misiones Salesianas”, ha ricordato don Eusebio Muñoz, già Direttore della Procura, recentemente scomparso, e ha invitato tutti i presenti ad “essere missionari e offrire il proprio contributo di solidarietà con i più svantaggiati”.

Dopo la proiezione di “Libertad”, è intervenuto il regista del documentario, Raúl de la Fuente, che ha ringraziato Misiones Salesianas “per avergli permesso di raccontare questa storia, che lo rende il suo documentario più speciale”, e ha incoraggiato tutti a continuare ad impegnarsi affinché non ci siano più minori in prigione.

Il fotoreporter Fernando Moleres, il primo a documentare, nel 2010, gli orrori del carcere di Pademba, ha poi evidenziato il “raggio di speranza che rappresenta il lavoro dei salesiani con i minori nel carcere”.

Nel successivo colloquio il giovane Chennor ha raccontato come iniziò il suo inferno: “Persi mio padre quando avevo 8 anni e venni mandato da mia zia, che mi maltrattava. Così decisi di sopravvivere per strada. Ma venni incarcerato, minorenne, per vagabondaggio. Quando ne uscii ricaddi in risse, furti e droghe e tornai in prigione finché non sono finito a Pademba, dove sono stato abusato in tutti i modi, quando ero ancora minorenne”.

Eppure, dopo tante esperienze traumatiche, Chennor si è detto “felice, per aver cambiato la mia vita, per grazia di Dio e di Don Bosco; e felice di poter aiutare altri minori come me ad uscire dal carcere. È questo il mio sogno”.

Don Crisafulli, da parte sua, ha aggiunto che quando guarda il documentario “provo gioia: perché se è vero che quello che vediamo è l’inferno, è vero pure che noi trattiamo di storie di redenzione, e riusciamo a trasformare l’inferno in un piccolo spazio di paradiso, in cui casi come quello di Chennor sono il miglior esempio”.

Per questo ha esortato a sostenere “Misiones Salesianas”, per “trasformare il dolore in sorrisi, amore e speranza”; e a farlo, “non solo con il denaro, ma anche offrendo tempo, talenti e perché no, anche condividendo questa realtà con le nostre famiglie e amici e impegnandoci a trasformarla”.

Dal 20 settembre, “Libertad” inizierà un tour di un mese nelle scuole, nelle università, e in diverse grandi sedi istituzionali di città spagnole ed europee.

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

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