RMG – “Un grande grazie per la tua fedeltà e per la tua testimonianza”
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11 Novembre 2016

(ANS – Roma) – Nel 1927 Pio XI proclamò santa Teresa di Lisieux, suora di clausura, morta a 24 anni dopo 9 anni di convento, Patrona delle Missioni. “Nell’economia soprannaturale della Grazia, per la salvezza dell’umanità, la preghiera e la sofferenza valgono come lo spendere la vita in regioni difficili e tra popoli ostili per annunziare la Buona Novella di Gesù Salvatore” ha commentato in proposito padre Piero Gheddo, uno dei più noti missionari viventi. Per questo motivo anche il Consigliere Generale per le Missioni Salesiane, don Guillermo Basañes, ha inviato una lettera ai confratelli anziani e ammalati e a quelli che per diversi motivi si trovano nell’impossibilità di un’azione educativo-pastorale diretta.

“Caro confratello,

un cordiale saluto dalla Casa Generalizia, casa del Successore di Don Bosco. Voglio dirti, anche a nome del Rettore Maggiore, un sincero grazie per la tua vicinanza e per il tuo affetto, ma soprattutto, per la tua fraterna preghiera per don Ángel Fernández, per tutta la Congregazione e in particolare, per tutte le missioni e per tutti i missionari del mondo.

Da quando il CG27 mi ha scelto per essere Consigliere per le Missioni, mi sono affidato con frequenza alle preghiere di tanti confratelli anziani, ammalati o che si trovano nell’impossibilità di un lavoro educativo e missionario diretto. Sai che le nostre Costituzioni chiedono al Consigliere per le Missioni di ‘promuovere in tutta la Società lo spirito e l’impegno missionario’ (C 138). Ciò esige anche tanta preghiera! Per questo motivo il Settore Missioni da anni promuove in tutta la Congregazione, insieme alle intenzioni missionarie del Santo Padre, anche intenzioni salesiane di preghiera per ogni mese.

In modo speciale in questi ultimi tempi abbiamo affidato le missioni e i missionari alle preghiere dei confratelli che sono nelle diverse infermerie della Congregazione. In fatti, dal 2014, ogni 11 del mese dal nostro Settore Missioni ci rechiamo nell’infermeria dell’Università Pontificia Salesiana, qui a Roma, per presiedere con i ricoverati la celebrazione della Santa Eucaristia. In quel momento ci sentiamo in stretta comunione con tutti voi, cari confratelli anziani e ammalati.

E perché l’11 del mese? Lo sai già. È memoria mensile della prima Spedizione Missionaria della Congregazione, quella inviata da Don Bosco stesso in un giorno come oggi, l’11 novembre 1875.

Il Settimo Successore di Don Bosco ci insegnava, nella sua bellissima lettera ‘Martirio e passione’ (Don Egidio Viganò, in ACS 308):

I confratelli malati sono, per Don Bosco, una specie di mediazione pasquale, per ottenere più benedizioni dal Signore sull’impegno apostolico della comunità.

Le sofferenze accettate nello spirito del «da mihi animas», non emarginano il confratello dal comune fronte pastorale; lo collocano piuttosto in una trincea più avanzata e lo rivestono di un ruolo proprio. La nostra spiritualità dell’azione non ci insegna ad aggirare il dolore, a sorvolarlo, ad eliminarlo; bensì lo accetta e ne rovescia il significato, trasformandolo in potenziale di salvezza.

Ha così un suo valore apostolico, e non piccolo, anche la sofferenza vissuta come partecipazione al mistero pasquale di Cristo. Più in là di una certa spiegabile tristezza (anche Gesù si è sentito triste fino alla morte) vibra la gioia profonda di sentirsi partecipi della missione redentrice del Salvatore.

Caro confratello, con queste brevi parole e con questi pensieri forti, volevo finalmente e con tutto il cuore dirti due cose: un grande grazie e anche, che contiamo tanto su di te!

Un grande grazie per la tua fedeltà e per la tua testimonianza, per la tua pazienza e per il tuo generoso contributo giornaliero alla Congregazione e alla sua missione, per tutte le anime che hai aiutato e che aiuti ancora a salvare.

E allo stesso tempo, dirti che contiamo tanto su di te, sulle tue preghiere e sulla tua paziente offerta quotidiana, specialmente quella con Gesù nell’Eucaristia. Attraverso questa tua preghiera e offerta ti affido per quest’anno particolarmente due intenzioni:

  • prima, per tutti i novizi della Congregazione, sparsi in ognuna delle sette Regioni, che stanno discernendo la loro vocazione missionaria ad gentes, perché non abbiano paura di donarsi al Signore una volta per sempre, di mettersi a disposizione del Rettore Maggiore per partire come missionari;
  • e poi per le nostre presenze missionarie nelle Americhe, specialmente quelle tra le popolazioni indigene che sono più povere e abbandonate. È questo infatti il tema della Giornata Missionaria Salesiana del 2017. Per questa Giornata abbiamo anche preparato una preghiera speciale che ti affido, caro confratello, nel nome di Don Bosco.

La consolazione materna di Maria sia la tua ispirazione e il tuo sostegno ogni giorno della tua vita salesiana. Grazie!”

Don Guillermo Basañes SDB

Consigliere per le Missioni

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