Sri Lanka – La ricetta missionaria del sig. Garniga

23 Ottobre 2017

(ANS – Negombo) – Dalle montagne del Trentino che circondano Rovereto, la sua città natale, a quelle dell’Himalaya che compongono il Bhutan, fino alle acque dell’Oceano Indiano che bagnano Negombo, la città dello Sri Lanka in cui da parecchi anni ormai serve i bambini più bisognosi, specie quelle vittime di abusi e violenze: è il viaggio compiuto in 45 anni di vita missionaria dal sig. Gabriele Garniga, Salesiano Coadiutore.

La sua esperienza missionaria inizia a Torino, dove si recò per imparare un mestiere. “Da falegname che volevo diventare, divenni invece meccanico” racconta. Terminati gli studi sentì crescere in lui la vocazione religiosa e già in noviziato si sentì chiamato anche alle missioni: “Nel 1972 feci domanda ufficiale al Rettor Maggiore ed ebbi poi tre giorni di tempo per pensare e decidere se partire per il Bhutan. Così partii… e rimasi lì fino al 1982, quando i Salesiani dovettero lasciare il paese. Dall’Himalaya passai allo Sri Lanka e adesso sono ancora lì da 35 anni”.

“Sono capitato a Ceylon, l’attuale Sri Lanka, per caso il 27 aprile 1982, più o meno in vacanza, per uno sguardo missionario alle condizioni del paese. In realtà una vacanza mai terminata, in una spola incessante tra il Nord e il Sud di un paese in guerra, tra gli harem delle bambine soldato e il villaggio di Negombo dove il turismo sessuale è il più alto del mondo” racconta il sig. Garniga.

Lo Sri Lanka è “un paese uscito di recente da una trentennale guerra etnica che ha lasciato sul terreno una devastazione morale, oltre che materiale. I bambini e gli adolescenti hanno pagato, e stanno ancora pagando un prezzo troppo alto” spiega il Salesiano.

Tra le vari attività avviate dai Salesiani nel paese, ne cita due: “nel 1992 a Negombo abbiamo aperto un Centro di Riabilitazione per i ragazzi abusati; è iniziata così la nostra lotta contro la pedofilia e la prostituzione di bambini e ragazzini poveri e vulnerabili, due dei drammi del paese”.

E poi “il Don Bosco College of Technology che è la prima scuola salesiana dello Sri Lanka, con 17 specializzazioni e 750 ragazzi, che hanno la possibilità di dare una sistemazione economica e una soluzione alla vita dei tanti bambini e ragazzi a rischio di esclusione sociale”.

Dopo tanti anni di servizio il sig. Garniga svela qual è la sua ricetta missionaria: “seguo da sempre l’esempio di Don Bosco, ho imparato così ad amare la gente, in particolare i giovani. A fidarmi della Provvidenza. A lavorare per i poveri e a sopportare le fatiche”.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito “Missioni Don Bosco”.

InfoANS

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