Germania - Accolto un giovane rifugiato sfuggito ai Talebani

26 Dicembre 2017

(ANS – Sannerz) – “L’organizzazione terroristica pachistana talebana ha rapito e strappato alla sua famiglia Abdullah, un ragazzo di 15 anni, per formarlo affinché diventasse un attentatore suicida per la guerra santa, la jihad”, spiega Roland Müller, responsabile di Abdullah presso il Centro di Aiuto per giovani “Don Bosco” di Sannerz , in Germania. Solo tre giorni dopo essere stato rapito, però, il ragazzo è riuscito coraggiosamente a fuggire da una finestra aperta. Si è subito diretto verso l'Europa, percorrendo una distanza di 5.000 chilometri in linea d'aria per recuperare la libertà. “Ho viaggiato per 45 giorni in auto, in treno e a piedi”, ricorda Abdullah parlando della sua fuga.

di Oswald Leibold

Dopo essere arrivato nel centro di accoglienza di Francoforte, Abdullah Zadran è stato indirizzato al centro Don Bosco di Sannerz dopo due sole settimane. Prima ancora il responsabile locale aveva preso contatti con la società sportiva “Riedberg”, un’associazione di Francoforte in cui, oltre al Calcio, al Basket e al Rugby si pratica anche il Cricket, lo sport preferito di Abdullah. Nella città di origine del giovane Zadran, Gardez, nella provincia di Paktia, a 100 chilometri di distanza dalla capitale Kabul, vicino al confine con il Pakistan, il cricket è lo sport nazionale, come lo è in India e in molti paesi del Commonwealth. 

Più volte alla settimana Abdullah Zadran si reca ora in treno nel capoluogo per allenarsi o per giocare con la squadra del Riedberg. Il ragazzo mostra con orgoglio una coppa consegnatagli da due stelle del cricket che sono arrivate appositamente dall'Afghanistan per la premiazione di una gara. Alla base del trofeo è incisa la scritta “Miglior lanciatore”. 

Nei campi sportivi del Centro di Aiuto per giovani “Don Bosco”, Abdullah mostra le sue capacità. Colpisce con grande forza la dura palla di cuoio, dalla quale i giocatori devono proteggersi con abiti adeguati. I suoi occhi brillano, quando respinge con sicurezza la palla.

Dopo essere arrivato in Germania, il giovane, molto vivace, ha conseguito il diploma di scuola media e ha anche frequentato diversi corsi di lingua tedesca. Sta ora frequentando il secondo anno di un corso di formazione in falegnameria. “In questo momento, nell’ambito del nostro progetto di integrazione, nove giovani di Sannerz frequentano corsi per falegnami, imbianchini e operai metallurgici; fortunatamente abbiamo ricevuto delle donazioni che ci aiutano”, spiega il Direttore e responsabile del progetto di formazione, don Clemens Schliermann.

Abdullah Zadran tiene regolarmente contatti telefonici con la sua famiglia. Ha dovuto lasciare in Afghanistan i genitori, due sorelle e tre fratelli. Può ora parlare solo con sua madre e quattro dei suoi cinque fratelli. “Mio padre e un mio fratello sono scomparsi senza lasciare traccia. Probabilmente sono stati rapiti dai talebani”, dice il ragazzo con tristezza.

Fonte: Agenzia Kinzital Nachrichten 

InfoANS

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