Francia – “Il Sistema Preventivo è lo stile di Don Bosco in persona”
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01 Marzo 2018

(ANS – Nizza) – Ma Don Bosco ha davvero articolato un metodo educativo? Il 12 marzo 1877, a Nizza, Don Bosco intitolò il suo progetto: “Il Sistema Preventivo nell’educazione dei giovani”. Mai prima d’allora Don Bosco aveva parlato di prevenzione. Quelle poche pagine sono le uniche in cui Don Bosco abbozzò una teoria del suo metodo educativo.

Il testo è una serie di riflessioni sull’insieme del metodo educativo di Don Bosco, fondato, su “ragione, religione e amorevolezza” e caratterizzato da molte altre cose oltre alla semplice prevenzione.

Don Jean-Marie Petitclerc, SDB, in una recente conferenza aperta al pubblico, proprio a Nizza, ha cercato di spiegare il testo di Don Bosco, seguendo gli stessi passi di Don Bosco:

  • In cosa consiste il metodo preventivo e perché dovrebbe essere preferito ad altri metodi?
  • L’applicazione del metodo preventivo.
  • L’utilità del metodo preventivo e una parola sulle punizioni.

La parola “sistema”, ha osservato don Petitclerc, non va intesa nel senso di “sistematico”, come qualcosa di organico e completo, ma nel significato moderno di “sistemico”, come un insieme di elementi interconnessi, collegati tra loro da rapporti, in maniera tale che se uno viene modificato anche gli altri ne risentono. Tale sistema è definito “preventivo” anziché “repressivo”. E il motivo per Don Bosco sta tutto nelle parole di San Paolo: “La carità è paziente, è benigna… Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (1Cor 13).

Il tipo di presenza dell’educatore rispetto all’educando è una presenza amichevole, arricchente e benefica, non una supervisione più o meno opprimente, e questo è un elemento essenziale del suo sistema. “Il Sistema Preventivo rende lo studente un amico, che vede nel suo educatore un benefattore che lo consiglia e che vuole migliorarlo” spiegò Don Bosco.

Anche il mondo dell’educazione è governato da leggi. Secondo Don Bosco l’educando deve conoscere le regole della sua istituzione ed essere disponibile a dialogare sulle sue applicazioni. Nel Sistema Preventivo, lo spazio educativo è governato simultaneamente dalla fiducia e dalle regole. “Educare alla maniera di Don Bosco non significa non punire mai, ma punire salesianamente – spiega don Petitclerc –. È qui che l’amorevolezza diventa centrale. È perché sei prezioso ai miei occhi che sanziono questo comportamento che ha delle conseguenze negative per te e per il tuo ambiente”.

Don Bosco faceva poggiare tutto il suo edificio educativo sulla triade: ragione, religione e amorevolezza. La ragione significava per lui il rifiuto dell’autoritarismo e di una malsana complicità, e la fiducia da parte dell’educatore nella capacità di discernimento del suo interlocutore. Per religione Don Bosco intendeva l’istruzione religiosa cristiana e la pratica dei sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia. In un ambiente non cristiano, si dovranno prendere in considerazione il significato della vita e dei riferimenti etici. Per quanto riguarda l’amorevolezza, infine, è la bontà affettuosa con cui un giovane si sente amato. “L’educatore salesiano è modellato sul dolce San Francesco di Sales” ebbe a spiegare Don Bosco.

Ecco quattro testimonianze sull’efficacia del Sistema Preventivo oggi.

Christine Dissaux, Salesiana Cooperatrice, madre di tre figli: “grazie a Don Bosco e alla Famiglia Salesiana ho cambiato atteggiamento nei confronti dei miei figli. Mi prendo il tempo di parlare con loro e non mi arrabbio più”.

Alexandra Beausire, professore: “dobbiamo sempre rispettare l’allievo, credere in lui, ascoltarlo, perché la violenza subentra quando sono finite le parole”.

Alexandre Mouangué, allievo salesiano: “ciò che mi ha colpito quando sono arrivato a questa scuola è stata l’accoglienza che ho ricevuto. Nella mia classe mi sforzo di ascoltare i miei compagni di classe e io stesso vengo considerato come un mediatore”.

Jérôme Latreille, da venti anni consulente scolastico presso l’Istituto San Giuseppe: “Pratico questa professione perché nella mia giovinezza tre persone, incluso un Salesiano dell’Istituto di Nizza, hanno creduto in me. Ecco perché cerco di avere lo stesso sguardo benevolo sui giovani del mio istituto”.

Bisogna stare attenti a non ridurre il Sistema Preventivo alle poche pagine scritte a Nizza nel 1877. Esso è lo stile di Don Bosco in persona: un insieme di atteggiamenti, credenze, azioni, mezzi, interventi, metodi e strutture.

Fonte: Don Bosco Aujourd’hui

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