RMG – Giornata Mondiale del Rifugiato. I Salesiani attivi in tutto il mondo
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20 Giugno 2018

(ANS – Roma) – Un nuovo record, per il quinto anno consecutivo: continua a crescere nel mondo il numero delle persone costrette a lasciare le proprie case a motivo di guerre, violenze e persecuzioni: nel 2017 sono state 68,5 milioni (circa 40 milioni sfollati all’interno dei propri Paesi e 25,4 residenti all’estero) e più della metà sono minori d’età (il 53%). Per i Salesiani, da sempre attenti ai giovani più bisognosi, i dati pubblicati per la Giornata Mondiale del Rifugiato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) costituiscono un nuovo impulso a dedicarsi a tutte queste persone.

di Gian Francesco Romano

L’azione dei Salesiani è multi-sfaccettata e si compie nei più diversi angoli del mondo. Solo per citare alcune delle tante attività:

  • In Italia, grazie al sostegno del Fondo di carità della Banca Intesa San Paolo, i Salesiani hanno lanciato il progetto “M’interesso di te”, che attraverso tre opere a Torino, Napoli e Catania, solo nei primi tre mesi del 2018 ha saputo intercettare e accompagnare 106 Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), esposti ad alto rischio di devianza e sfruttamento. In totale i Salesiani d’Italia possono contare su cinque sedi attive nelle operazioni di prima accoglienza dei MSNA – grazie alle quali riescono ad accompagnare e sostenere circa 160 minori – e su altre 18 strutture attive nella fase di seconda accoglienza.
  • In Spagna la Federazione delle Piattaforme Sociali Pinardi e la Fondazione Don Bosco hanno avviato ad inizio anno un nuovo programma di accoglienza integrale per i giovani rifugiati vulnerabili: 40 giovani tra i 18 e i 26 anni, provenienti da Paesi come Guinea Conakry, Guinea Bissau e Siria, e accolti nelle sedi di Madrid e Siviglia. Ma questa è solo la punte dell’iceberg: infatti, considerando anche giovani migranti, le Piattaforme Sociali Salesiane della Spagna, servono oltre 25.000 persone, attraverso 40 progetti, con l’aiuto di 60 professionisti e 200 volontari.
  • In tutta la Germania esistono numerosi progetti e strutture realizzati dai Salesiani per i giovani migranti che hanno cercato asilo e che sono arrivati nel Paese senza la loro famiglia. In tutto il Paese sono circa 500 i giovani rifugiati accolti nelle istituzioni salesiane, dei quali 100 solo tra Monaco e Norimberga. Per lo più si tratta di ragazzi tra i 16 e i 18 anni che provengono da Paesi africani, Afghanistan, Siria e Iraq.
  • A Remouchamps, in Belgio, l’istituto salesiano accoglie allievi fuggiti da Siria e Afghanistan.
  • In Turchia, ad Istanbul, i Salesiani da 25 anni dirigono una scuola per i bambini delle famiglie dei rifugiati in transito dai Paesi del Medio Oriente verso l’Occidente. Lì i Figli spirituali di Don Bosco servono molti minori, tra i 5 e i 16 anni, ma sostengono anche i maggiorenni che lavorano per aiutare le loro famiglie.
  • In Libano, presso l’oratorio di El Houssoun, i Salesiani ospitano decine di rifugiati siriani.
  • Mentre in Egitto, presso l’opera di Zaitun, di El Cairo, hanno orientato degli specifici servizi pastorali verso i rifugiati sudanesi.
  • In Etiopia i Salesiani lavorano con i profughi dei campi di Nguenyyiel e Pugnido, offrendo loro cura spirituale e formazione tecnica.
  • In Kenya, a Kakuma, hanno costituito una comunità all’interno del campo e animano una parrocchia, con diverse stazioni missionarie, per la cura pastorale dei profughi cristiano-cattolici, e una scuola tecnica, con altri tre centri satellite, che offre corsi di formazione tecnica e d’inglese.
  • A Juba, in Sudan del Sud, gestiscono in prima persona, con l’aiuto di loro collaboratori, un campo di rifugiati che ospita tra le 10 e le 15 mila persone, a seconda del periodo.
  • E dalla Pasqua del 2018 hanno aperto anche una presenza missionaria a Palabek, in Uganda, al servizio dei 36.000 rifugiati del Sudan del Sud lì presenti.

Altre iniziative significative hanno luogo in diversi parti del mondo, dove i Figli spirituali di Don Bosco continuano a seguire l’invito del Papa all’accoglienza, alla protezione, alla promozione e all’integrazione di chi è costretto alla fuga dal proprio Paese.

La Giornata Mondiale del Rifugiato si celebra il 20 giugno di ogni anno, a partire dal 2001, e richiama il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione di Ginevra relativa allo statuto dei rifugiati.

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