Italia – Carlo Acutis, un modello di santità giovanile
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06 Luglio 2018
Foto: www.carloacutis.com

(ANS – Milano) – Tra i quattro decreti che Papa Francesco ha autorizzato a promulgare ieri, 5 luglio, c’è anche quello riguardante le virtù eroiche di Carlo Acutis, (Londra, 3 maggio 1991 – Monza, 12 ottobre 2006), un adolescente del nostro tempo, simile a molti altri: impegnato nella scuola e tra gli amici, grande appassionato di computer. Allo stesso tempo Carlo era un grande amico di Gesù e si affidava alla Vergine Maria. Leggendo la sua biografia si può apprezzare la perenne validità delle intuizioni pedagogiche di Don Bosco.

Carlo Acutis è morto a 15 anni in seguito a una leucemia fulminante; appena qualche giorno prima aveva offerto la sua vita per il Papa e per la Chiesa. Di lui racconta la mamma, Antonia: “La figura di Carlo è possibile riassumerla in questa sua frase: L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo. Mio figlio sin da piccolo, e soprattutto dopo la sua Prima Comunione, non ha mai mancato all’appuntamento pressoché quotidiano con la Santa Messa e il Rosario, e con un momento di adorazione eucaristica. Nonostante questa intensa vita spirituale, Carlo ha vissuto pienamente e gioiosamente i suoi quindici anni, lasciando in coloro che lo hanno conosciuto una profonda traccia. (…) Stare vicino a Carlo era come stare vicino ad una fontana d’acqua fresca e certamente l’eroicità con cui ha affrontato la sua malattia e la sua morte hanno convinto molti che veramente in lui c’era qualcosa di speciale”.

La figura di questo giovane si presenta vicina alla spiritualità salesiana per molti aspetti. La sua solarità e serenità: era un ragazzo che viveva con gioia il suo essere “giovane”, la sua età, senza drammi, senza tensioni, senza paure; era felice di essere giovane e, giorno per giorno, coglieva il bello, il buono, l’imprevisto della sua vita di giovane. La fede vissuta nella quotidianità: attraverso il compimento dei suoi doveri nello studio e nella vita di preghiera. Una straordinaria attenzione verso il prossimo: dagli extracomunitari ai disabili, ai bambini, ai mendicanti. E l’utilizzo della tecnologia e dei mezzi di comunicazioni per evangelizzare: molto richiesto da amici e compagni per un aiuto con il computer, si rendeva sempre disponibile e cercava sempre di dare testimonianza; e a soli 14 anni ideo e realizzò una mostra virtuale ancora presente sul web: www.miracolieucaristici.org

Carlo aveva anche approfondito la vita di Don Bosco e di altre figure di santità salesiana. Rimase colpito in particolare dalle vicende prodigiose della beata Alexandrina Maria da Costa, mistica dell’Eucaristia, Cooperatrice Salesiana che visse a Balasar in Portogallo. Per molto tempo paralizzata a letto, si era cibata per oltre tredici anni soltanto con l’ostia consacrata, e questo gli rafforzò la fede nella centralità dell’Eucaristia per la sua vita.

Inoltre, dopo la Cresima, ricevuta il 24 maggio 2003, festa di Maria Ausiliatrice, la sua vita ebbe una forte accelerazione, come ricorda una monaca di clausura che l’aveva conosciuto: “Carlo appariva ancora più spiritualizzato; traspariva dai suoi occhi puri un’anima limpida: sembrava un altro Domenico Savio!”.

Apprezzato e stimato dai suoi compagni di scuola, talvolta è stato anche deriso per la sua fede vivissima da alcuni di essi, ma lui non temeva le critiche e gli sberleffi, sapendo che erano ineluttabili per conquistare alla causa di Gesù compagni e amici.

Carlo Acutis, con soli 15 anni, s’inserisce in quello stuolo di giovani e piccoli che con la loro esistenza hanno narrato la bellezza e la gioia di donarsi per amore di Dio e il bene del prossimo.

Chiunque volesse ricevere notizie o riportare testimonianze circa la vita di Carlo Acutis può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.carloacutis.com 

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