Vaticano – Papa Francesco indica Don Bosco ai sacerdoti: “Faceva gioire gli altri e gioiva lui stesso”

01 Febbraio 2019
Foto: © Vatican Media

(ANS – Città del Vaticano) – Prima davanti a circa 700mila giovani nel Campo San Giovanni Paolo II – Metro Park di Città di Panama; poi nell’udienza generale di mercoledì scorso, nell’aula Paolo VI, in Vaticano; infine, ieri, durante la Messa mattutina celebrata nella “Domus Sanctae Marthae”: per la terza volta in neanche una settimana Papa Francesco ha indicato Don Bosco come modello ed esempio da seguire, testimoniando ancora una volta la sua personale devozione al Santo dei Giovani.

Il Papa ha esordito ricordando la vicinanza e l’importanza di Mamma Margherita, una donna umile, “che non aveva studiato nella facoltà di teologia”, ma che fu in grado di pronunciare “una profezia di mamma” quando disse a Don Bosco, nel giorno della sua ordinazione: “Oggi incomincerai a soffrire” – una sofferenza intesa come segnale dell’impegno per il bene.

Poi, esaminando l’azione apostolica di Don Bosco, Papa Francesco ha osservato: “Lui ha visto in quell’epoca massonica, mangiapreti”, di “un’aristocrazia chiusa, dove i poveri erano realmente i poverilo scarto, lui ha visto sulle strade quei giovani e ha detto: ‘Non può essere!’”.

Ha proseguito ancora il Papa: “Ha guardato con gli occhi di uomo, un uomo che è fratello e papà pure, e ha detto: ‘Ma no, questo non può andare così! Questi giovani forse finiranno da don Cafasso, sulla forca … no, non può andare così’, e si è commosso come uomo e come uomo ha incominciato a pensare strade per fare crescere i giovani, per fare maturare i giovani. Strade umane. E poi, ha avuto il coraggio di guardare con gli occhi di Dio e andare da Dio e dire: ‘Ma, fammi vedere questo … questo è un’ingiustizia … come si fa davanti a questo … Tu hai creato questa gente per una pienezza e loro sono in una vera tragedia …’. E così, guardando la realtà con amore di padre – Padre e Maestro, dice la liturgia di oggi – e guardando Dio con occhi di mendicante che chiede qualcosa di luce, comincia ad andare avanti”.

Così, dopo averlo indicato come modello a tutti i giovani del mondo nella veglia della GMG di Panama, ieri il Papa ha presentato Don Bosco come esempio per tutti i sacerdoti, come emblema del sacerdote che passa “tanto tempo davanti al tabernacolo” e tanto tempo in mezzo alla sua gente.

“Il guardare così gli ha fatto vedere la strada, perché lui non è andato con il Catechismo e il Crocifisso soltanto, ‘fate questo …’ … I giovani gli avrebbero detto: ‘Buonanotte, ci vediamo domani’. No, no: lui è andato vicino a loro, con la vivacità loro. Li ha fatti giocare, li ha fatti in gruppo, come fratelli… È andato, ha camminato con loro, ha sentito con loro, ha visto con loro, ha pianto con loro e li ha portati avanti, così. Il sacerdote che guarda umanamente la gente, che sempre è alla mano”.

Il Papa quindi ha ringraziato Dio per “averci dato” san Giovanni Bosco, che da bambino iniziò a lavorare, sapeva cosa significasse guadagnarsi il pane ogni giorno e aveva capito cosa fosse la pietà, “qual era la vera verità”. Per questo maturò un grande cuore di padre e di maestro, e portava con sé quello che diventò il suo tratto distintivo: “E qual è il segnale che un prete va bene, guardando la realtà con gli occhi di uomo e con gli occhi di Dio? – ha chiesto infine il Santo Padre – La gioia. La gioia. Quando un prete non trova gioia dentro, si fermi subito e si chieda perché. E la gioia di Don Bosco è conosciuta: è il maestro della gioia, eh? Perché lui faceva gioire gli altri e gioiva lui stesso. E soffriva lui stesso. Chiediamo al Signore, per l’intercessione di Don Bosco, oggi, la grazia che i nostri preti siano gioiosi: gioiosi perché hanno il vero senso di guardare le cose della pastorale, il popolo di Dio con occhi di uomo e con occhi di Dio”.

Quasi come sintesi della sua omelia, nella mattinata di ieri il Pontefice ha anche twittato: “Don Bosco ha avuto il coraggio di guardare la realtà con gli occhi di uomo e con gli occhi di Dio. Che ogni sacerdote lo imiti: guardando la realtà con occhi di uomo e con occhi di Dio”.

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