Argentina – “In Patagonia: un registro femminile in terra di uomini”. Uno studio di suor Rosa Gutiérrez, FMA
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01 Luglio 2019
Foto: El Ciudadano Web

(ANS – Buenos Aires) – Da una riproduzione fotografica di un manoscritto originale rinvenuto nell’Archivio Salesiano di Buenos Aires, le ricercatrici dell’Istituto di Ricerca sulla Diversità Culturale e i Processi di Cambiamento (Iidypca), María Andrea Nicoletti, del Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica e Tecnica (Conicet) e Marisa Malvestitti dell’Università Nazionale del Río Negro (UNRN), hanno rivalutato il contributo dato da suor Rosa Gutiérrez, suora cilena delle Figlie di Maria Ausiliatrice, alla Missione di Nostra Signora della Candelaria a Rio Grande, Terra del Fuoco, realizzato negli anni 1895-1904.

Al III Congresso della Delegazione argentina dell’Associazione di Linguistica e Filologia dell’America Latina (Alfal) le due studiose hanno presentato un'analisi della documentazione della lingua Selk`nam fatta da suor Gutiérrez, che compilò un vocabolario, ordinato alfabeticamente, di circa mille espressioni, sottolineando l’importanza di questo registro per la conoscenza del linguaggio femminile in quel periodo.

In una cultura dominata dagli uomini e dove la visione della donna era limitata al suo servizio domestico, tali documenti rappresentano una vera ricchezza; la religiosa salesiana con il suo lavoro ha saputo integrare cultura e realtà, scienza e vita quotidiana. “La documentazione di suor Gutiérrez era intuitiva, aveva pochi strumenti metalinguistici e si basava su percezioni influenzate dalla fonetica dello spagnolo. Tuttavia, in quella “terra di uomini”, suor Gutiérrez realizzò un registro con caratteristiche che lo distinguono da quelli dei suoi contemporanei salesiani maschi”, afferma la dott.ssa Nicoletti. Tale conclusione emerge infatti da un confronto con i registri paralleli realizzati in quegli anni, su quella stessa lingua, dai salesiani sacerdoti Giovanni Zenone, Fortunato Griffa e Giuseppe Beauvoir.

Nella loro ricerca le autrici descrivono il contesto in cui è stato redatto il registro, sulla base di fonti dell’epoca e alla luce di una nuova visione storiografica di genere.

Nella lingua Selk'nam il genere è una categoria molto importante; Nicoletti e Malvestitti confermano l’ipotesi che suor Gutiérrez abbia notato varianti di genere nei resoconti orali delle sue interlocutrici. “Non è propriamente un ‘generoletto’ in senso socio-linguistico (una varietà linguistica tipica di un genere, NdT), poiché i segni grammaticali sono obbligatori; ma la sua collezione dà accesso a questa morfologia che, in altri registri dell’epoca, è influenzata secondo le espressioni dei parlanti maschi”, ha spiegato la dott.ssa Malvestitti.

Secondo la dott.ssa Nicoletti, “l'interesse linguistico sviluppato da suor Gutiérrez era, a quanto pare, qualcosa di straordinario”.

La partecipazione della FMA come compilatrice fu evidenziata da Antonio Tonelli nel suo Grammatica e glossario della lingua degli Ona-Selknám della Terra del Fuoco pubblicato nel 1926, dove apparve la prima menzione del vocabolario Quaderno de palabras onas (Quaderno delle parole Onas).

Fonte: El Ciudadano Web

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