Papua Nuova Guinea – Don Bosco, ancora oggi, cambia la vita dei giovani

16 Gennaio 2020

(ANS – Port Moresby) – “Ho abbandonato la scuola, sono stato tossicodipendente per 3 anni e ho avuto comportamenti antisociali. Poi per sopravvivere mi ero messo a vendere noccioline e intanto mi chiedevo: ‘Cosa ne farò della mia vita?’ Un giorno sono stato incoraggiato da don Jess Escala a studiare alla Scuola Tecnica Don Bosco di Port Moresby. Lì ho ricevuto ciò di cui avevo bisogno per avere successo”. A parlare è Xavier Loipio, 33 anni, oggi un cattolico devoto. Come lui stesso afferma: “Don Bosco è stato la luce in fondo al mio tunnel, mi ha aiutato a diventare un buon cittadino, un professionista nel lavoro e un modello per la mia comunità”.

Mi sono diplomato presso l’istituto salesiano di Gabutu nel 2009, in Manutenzione e Lavorazione Meccanica. Subito dopo ho poi iniziato la mia carriera nel settore, presso un’azienda papuana, e ora sono 10 anni che lavoro in questo campo. Ho dovuto affrontare e superare diverse sfide, ma ora sono a capo di una squadra di meccanici all’interno di una compagnia australiana.

Guardando indietro, le due cose più importanti che ho imparato alla scuola di Don Bosco sono la gestione del tempo e la puntualità. Arrivavo sempre cinque o 10 minuti prima dell'inizio della scuola e non ero mai assente. Questi due importanti valori mi hanno aperto poi allo svliuppo delle mie capacità.

Dai salesiani ho appreso anche due materie fondamentali nel mio lavoro: il disegno commerciale e la capacità di leggere i disegni tecnici. Grazie a queste competenze sono sempre un passo avanti agli altri. E di questo sono grato a Don Bosco e ai miei docenti.

Infine, ci sono due persone speciali che hanno avuto un ruolo fondamentale nella mia vita: Martin Dai e George Isoaimo, due educatori che sono stati presenti ad ogni passo del mio cammino fino al giorno del diploma. Mi hanno dato la disciplina e mi hanno incoraggiato a dare sempre il meglio nella vita. Ho fatto degli errori, certo, ma ho imparato da quegli errori.

Pertanto il mio incoraggiamento agli allievi delle scuole salesiane è questo: imparate il più possibile, perché tutto quello che vi serve in questo mondo molto specializzato è a vostra disposizione proprio lì dove ora studiate. I sogni e gli obiettivi nella vita si realizzano attraverso il duro lavoro. Non andate dove vi conduce la strada, ma dove non c’è ancora una strada, e lì lasciate una traccia. In questo modo, ispirerete altri a seguirvi.

Le nostre famiglie, gli amici, la comunità e le esperienze che avete hanno contribuito a farvi capire chi siete e come vedete il mondo. Comprendete come Dio si muove nella vostra vita. Abbiate fiducia in Dio e non abbandonate mai la speranza del Cielo. Questo tipo di speranza mi fornisce un’ancora che mi tiene saldo nella verità e nella mia ricerca della santità.

Senza Don Bosco non avrei potuto realizzare queste cose. Sono e sarò eternamente grato a Don Bosco per aver creduto in me quando io non credevo in me stesso.

Fonte: AustraLasia 

InfoANS

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