Italia – Le “Opere Sociali Don Bosco” di Sesto sono diventate “Apple Distinguished School”

25 février 2020
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(ANS – Sesto San Giovanni) – Lo spirito imprenditoriale e innovativo che ha dato vita alle “Opere Sociali Don Bosco”, oltre 70 anni fa, è valso all’Istituto sestese il prestigioso riconoscimento di “Apple Distinguished School”, per essere centro di innovazione ed eccellenza nell’ambito della didattica digitale, ispirando gli alunni a essere creativi e aiutandoli a sviluppare capacità di collaborazione e spirito critico.

La consegna della targa è avvenuta giovedì 20 febbraio alla presenza dei responsabili italiani del settore “Education” di Apple e di importanti ospiti istituzionali, nell’ambito di un evento che ha visto anche l’intitolazione dello “Spazio Educativo Evoluto” a don Francesco Beniamino Della Torre, primo Direttore delle Opere Sociali Don Bosco.

Dopo una breve “esperienza didattica esemplificativa”, presso il Palazzo Marelli, con gli allievi di una classe della Scuola Secondaria di Primo Grado, gli intervenuti si sono spostati presso lo Spazio Educativo Evoluto del Palazzo Schuster, dove il professor Tommaso Franchini, Referente didattica ed educativo digitale delle OSDB, coadiuvato da alcuni allievi della Scuola Secondaria di Secondo Grado e del Centro di Formazione Professionale Salesiano “Falck”, ha presentato il percorso svolto dagli studenti, dai formatori e dagli insegnanti.

È seguita la consegna della targa ufficiale da parte di Apple e l’intitolazione dell’aula a don Della Torre da parte dell’attuale Direttore don Elio Cesari. Hanno chiuso la bella mattinata gli interventi molto positivi e interessanti dei prestigiosi ospiti presenti.

Il riconoscimento ottenuto ora è frutto della cura posta per anni nel perseguire la mission salesiana di essere all’avanguardia nel progresso: nel 2012, infatti, vi fu l’introduzione dell’iPad nella Formazione Professionale; e nel 2015 l’estensione dell’educativo digitale a tutte le classi dell’Istituto, come prospettiva generale e condivisa in tutti i settori scolastici attraverso importanti investimenti non solo tecnologici, ma anche infrastrutturali, gestionali e di personale.

Così a cambiare è stato innanzitutto l’approccio didattico, che trasforma ogni anno di più, le attività in aula.

Nelle aule dei salesiani di Sesto volano droni pilotati da ragazzini di seconda media o ci si può imbattere in robot Lego che schivano ostacoli eseguendo i codici di programmazione elaborati dagli studenti durante una lezione di introduzione alla robotica. Oppure, la classica lezione di inglese viene rivisitata grazie all’app iMovie, che permette agli alunni, stavolta di prima media, di creare un filmato mixando le frasi dell’esercizio con immagini video. Una rivoluzione che mette al centro i ragazzi rendendoli protagonisti del loro apprendimento.

Ma seguendo un criterio, quello di rilevanza, per cui nel mare magnum di app disponibili per la didattica digitale, un’apposita commissione costituita da docenti, seleziona quelle ritenute più utili ed efficaci per veicolare i contenuti.

Il percorso che ha portato al prestigioso titolo di “Apple Distinguished School” ha richiesto una preparazione durata ben due anni e mezzo dalla candidatura e si pone oggi non come un obiettivo raggiunto bensì come un progetto che si evolve: “È un punto d’arrivo ma anche di partenza, un motore per fare un salto in avanti più grande – ha spiegato Gabriele Passoni di Apple – il riconoscimento non è infinito, e tra tre anni si rivede per verificare i risultati ed ampliare obiettivi e competenze”.

Le Opere Sociali Don Bosco sono tra le 7 scuole in tutta Italia ad aver ottenuto il titolo ed entrano così nel network internazionale – 70 scuole in Europa e 2000 in tutto il Mondo – di “Apple Distinguished School”, un’opportunità dall’enorme potenziale per lavorare su scambi culturali orientati alla scoperta delle nuove frontiere tecnologiche.

Ha commentato il Direttore, don Elio Cesari nel ricevere la targa, alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali del settore educativo: “Don Bosco diceva che i Salesiani devono essere all’avanguardia del progresso; se lo studente è al centro si deve offrire il meglio possibile, fornendogli le chiavi di lettura per quello che sarà il suo percorso”.

Le Opere Sociali Don Bosco hanno celebrato da non molto il loro 70° anniversario di fondazione. Tutto iniziò quando, su iniziativa dell’arcivescovo di Milano, Ildefonso Schuster, un piccolo gruppo di Salesiani, guidati da don Francesco Beniamino Della Torre, si insediò al quartiere Rondinella, avviando, in una piccola baracca di fortuna, la vita di un primigenio oratorio: era l’8 dicembre del 1948. Il contributo fattivo del senatore Enrico Falck, imprenditore e titolare delle omonime acciaierie, consentì di posare la prima pietra di quelle che diventarono le Opere Sociali Don Bosco. Da quel lontano 1948 la presenza dei Salesiani a Sesto è diventata notevolmente importante, anche numericamente.

Fonte: Opere Sociali Don BoscoNord Milano 24

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