L’obiettivo principale è stato quello di “Ringraziare, ripensare, rilanciare”, riprendendo il motto di quell’anniversario, e ha voluto rendere omaggio al sacrificio dei primi missionari giunti nel Paese nel 1954 – quando la Corea era completamente devastata dalla guerra – e seppero creare la bellissima, ampia famiglia che ancora oggi serve i giovani più bisognosi.
L’evento è iniziato con don Leo Byun Yong-Gwan, moderatore dell’evento, che ha cantato la canzone appositamente composta per la Giornata Missionaria, “The Unquenchable Flame” (La fiamma inestinguibile). L’atmosfera è stata immediatamente esaltata da un video e preparato in precedenza grazie all’Intelligenza Artificiale, intitolato “Un messaggio dal giardino celeste di Don Bosco”: tutti i partecipanti sono rimasti profondamente commossi ed hanno espresso sentimenti di gratitudine nel vedere le immagini e le voci ricreate dei compianti don Martelli e don Robert, i primi missionari a introdurre il carisma di Don Bosco in Corea e che dedicarono la loro vita al servizio dei giovani poveri.
A seguito di ciò, don Marciano Lee Chang-Min, in armonia con il novizio Francis Kim Jong-Woo, ha eseguito l’operetta “Missionari che vennero in Corea”, facendo emergere tutta la profondità della vocazione salesiana e dei sacrifici dei numerosi salesiani che hanno dedicato la loro vita nel corso dei 70 anni di storia dell’Ispettoria coreana.
Domande interattive
L’evento si è ulteriormente riscaldato con l’interazione tra i partecipanti e un quiz giocoso che ha unito domande puramente ludiche (“Chi è il missionario più bello arrivato in Corea?”) a riflessioni più profonde (“Qual è l’unica cosa che prenderesti se fossi inviato come missionario?”). La domanda più ricca di significato è stata: “In quale Paese vorresti andare se diventassi missionario?” E la risposta schiacciante è stata la Corea del Nord. Il moderatore ha descritto la Corea del Nord come “il Paese più vicino, ma più lontano, e il luogo più bisognoso del nostro amore”.
Concorso a premi
Per incoraggiare la partecipazione attiva della Famiglia Salesiana durante la fase di preparazione dell’evento, erano state sollecitate le iscrizioni relative alla missione salesiana nelle categorie preghiera, poesia e disegno. Così, nella giornata sono stati assegnati i premi sono stati assegnati a tre vincitori in ciascuna categoria. Particolarmente degna di nota è stata la “Preghiera per i Missionari” scritta da un giovane dell’oratorio “Don Bosco”, che ha ricevuto il Gran Premio, con un componimento nel quale esprimeva il desiderio che lamore di Cristo fosse trasmesso ai bambini più poveri attraverso la salute e l’adempimento dei doveri missionari.
Il messaggio di saluto del Rettor Maggiore
La giornata è poi proseguita con un’affascinante accademia culturale, nella quale si sono succedute diverse esibizioni giovanili e, a seguire, è stato trasmesso un breve videomessaggio di congratulazioni del Rettore Maggiore, Don Fabio Attard, nel quale l’XI Successore di Don Bosco ha affermato: “Innanzitutto, rendiamo grazie per tutto il bene che abbiamo ricevuto da Dio. In secondo luogo, chiediamo la saggezza necessaria per discernere le sfide che affrontiamo alla luce della Parola. In terzo luogo, chiediamoci di poter rispondere bene a queste sfide, sotto la guida dello Spirito Santo, a beneficio dei poveri”.
A tale messaggio è stato felicemente abbinato un secondo video, inviato da don Václav Klement, già Ispettore della Corea del Sud e già Consigliere per le Missioni, che ha affermato: “Abbiamo ricevuto molto, liberamente; quindi, dobbiamo dare molto”.
Testimonianze e gratitudine
In seguito, due Salesiani Cooperatori, John Kim Ki-Hwe e Robert Lee Sang-Yeol, entrambi attivi dal 1981, hanno raccontato i loro ricordi, commemorando le loro esperienze di servizio con i primi missionari salesiani e condividendo come quelle esperienze abbiano influenzato i loro successivi percorsi di fede.
Poi, dopo un’altra serie di canti sul tema della gratitudine, un’altra testimonianza l’ha offerta don Joseph Blanco, missionario spagnolo del 1930, in qualità di missionario più anziano dell’Ispettoria.
Messa conclusiva
L’evento si è concluso con la Messa per la Solennità di Cristo Re. Nella sua omelia, il Superiore Ispettoriale, don Marcelo Baek Kwang-Hyun, ha sottolineato che la regalità di Gesù Cristo si manifesta non attraverso il potere secolare, ma sulla croce, attraverso l’amore, l’umiltà e il sacrificio di sé.
E, con riferimento alla storia missionaria salesiana, ha spiegato che nel 1875, quando la Congregazione Salesiana era un ordine religioso nascente con solo circa 150 membri, la decisione di inviare dieci missionari in Argentina sembrò a molti sconsiderata. Eppure, 150 anni dopo, i Salesiani sono diventati una famiglia religiosa tra le maggiori al mondo, e che pertanto, quell’invio missionario compiuto con fiducia nell’azione provvidente di Dio, non fu una perdita di risorse umane, ma un’espansione realizzata attraverso la Provvidenza di Dio.
L’intero evento, durato quattro ore, si è concluso lasciando una profonda convinzione nel cuore dei partecipanti: vivere come missionari salesiani che diffondono amore, speranza e gioia e aprono la strada alla pace e alla riconciliazione, ovunque si trovino.
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