India – “Abbiamo consegnato cibo a più di un milione di persone nel Paese durante la pandemia”

23 Giugno 2020

(ANS – Nuova Delhi) – Le notizie provenienti dall’India sono scioccanti: da quando il 30 gennaio è stata confermata la prima infezione da COVID-19, i casi non hanno smesso di aumentare. Finora l’India ha registrato 440mila casi di contagio e 14.011 vittime, e mentre tali dati continuano a crescere, le misure di contenimento cominciano ad essere sollevate.

La dura quarantena imposta inizialmente a 1,3 miliardi di persone, e successivamente estesa, ha colpito in particolare i poveri e i migranti. Il 9 giugno è iniziato un graduale ritorno ad una relativa normalità, ma il Paese resta pur sempre il quarto al mondo per numero di contagiati.

Il coronavirus sta diventando per tantissime persone, che vivono di quello che guadagnano giorno per giorno, una questione di sopravvivenza. Le uniche preoccupazioni sono poter tornare a casa per godere almeno di un senso di sicurezza emotiva e avere qualcosa da mangiare. 

Insieme al “Rete Don Bosco” attiva in India e alle altre ONG salesiane che operano in tutti gli stati del Paese, i salesiani offrono cibo a oltre 1,2 milioni di persone con pasti preparati e la consegna di 170.822 kit di alimenti essenziali.

I membri e i volontari delle organizzazioni salesiane hanno realizzato e distribuito oltre mezzo milione di mascherine alla popolazione più bisognosa. Fin dall’inizio, i salesiani in India, come nel resto del mondo, hanno concentrato il loro lavoro benefico sulle persone in condizioni di estrema povertà e di maggiore vulnerabilità.

La “Rete Don Bosco” è stata al fianco dei poveri e degli sfollati fin dall’inizio.

Da parte sua la Procura Missionaria Salesiana di Madrid, “Misiones Salesianas” ha contribuito tramite la consegna di un kit settimanale di alimenti e prodotti per l’igiene a centinaia di famiglie di comunità tribali dello stato del Tamil Nadu. Migliaia di persone hanno beneficiato di questa azione volta ad alleviare gli effetti del confinamento dovuto a Covid-19 e ad evitare i contagi.  

Sono stati identificati tassisti, venditori ambulanti, migranti, rifugiati e persone che vivono per strada. L’azione è stata rivolta anche alle persone sole, agli anziani vulnerabili e ai bambini. Tutti vengono aiutati in base alle loro specifiche esigenze.

Oltre al cibo, i salesiani hanno fornito alloggio, trasporto e assistenza medica. Le ONG salesiane, dal canto loro, hanno lavorato con molte amministrazioni locali per coordinare il lavoro di soccorso e ottenere il massimo beneficio.

InfoANS

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