Tuttavia, questa rete sociale dove i giovani si rifugiavano per “scappare” dagli sguardi dei loro genitori e degli adulti, è stato rapidamente invaso da tutte le generazioni. Lo vediamo negli spot televisivi che sempre più spesso alludono a quest’applicazione. E così, quella che era solo un’app per la condivisione di balletti da parte dei giovani, ha iniziato ad accogliere anche la messa in scena di piccoli sketch cinematografici o di momenti televisivi. Gli adulti sono arrivati su TikTok® con vari argomenti e ora c’è già molta pubblicità.
Ma è ancora un'applicazione che possiamo utilizzare con i giovani? Credo di sì, perché ci sono ancora molti temi e caratteristiche che possono essere scoperti. La pandemia stessa ha reso questa app un mezzo di distrazione per molte famiglie, motivando una maggiore unione tra genitori e figli nella creazione di contenuti e nella condivisione di giochi.
Anche tante istituzioni sono sempre più presenti su questa applicazione, il che mi porta a chiedermi: "I salesiani dovrebbero esserci in questa rete?”
Sì, dovrebbero! Il futuro è sempre incerto sulle reti sociali, e a volte sono le mode a determinare la scelta di una rete rispetto ad un'altra. Ma TikTok è su un livello di creatività più impegnativo, dove è necessario un lavoro più differenziato rispetto alla semplice pubblicazione di una foto o di un video. È necessario pensare a un piano di comunicazione in modo che i contenuti dell’app vengano preparati per tempo.
Tik Tok costituisce una buona occasione per dare protagonismo ai giovani, dando, ad esempio, il coordinamento di questi contenuti ad uno o più giovani delle nostre presenze salesiane, motivando così la condivisione di contenuti salesiani. Oltre a mettere in evidenza i giovani, è uno strumento utile a livello familiare, motivando a realizzare piccole sfide. Il prossimo periodo natalizio potrebbe essere un buon momento per noi per avventurarci in questa app e creare contenuti in vista del Natale.
Soprattutto in un momento in cui, a causa della pandemia, dovremo passare molto tempo a casa.
Fonte: Salesianos Portugal