India – La “Don Bosco Anbu Illam” riunisce una famiglia dopo 11 anni

21 Gennaio 2021

(ANS – Salem) – È stato un momento molto commovente e intenso, quello del ricongiungimento tra il giovane Meganathan, 22 anni, e i suoi genitori Vijaya e Thangaraja, a cui era stato strappato anni fa, insieme al fratello minore, dal proprietario di una fornace di mattoni, per via di un debito. I due fratellini avevano appena 10 e 9 anni.

L’emotiva riunione della famiglia è avvenuta nel mese di dicembre, presso l’opera salesiana per i minori più bisognosi “Don Bosco Anbu Illam” (DBAI) di Salem, alla presenza della signora Uma Maheswari, responsabile distrettuale per la protezione dell’infanzia, di don Casmir Raj, Direttore del DBAI e di altre autorità locali.

Meganathan era stato trattenuto con la forza, insieme a suo fratello Sarath Kumar, a causa dei debiti che i suoi genitori avevano con un potente uomo di Sapanipatti. Questi li costrinse al lavoro minorile nella sua fornace di mattoni. La famiglia, colpita dal dolore e dal senso di colpa, aveva supplicato l’uomo di rilasciare i ragazzi, ma quest’ultimo aveva sempre rifiutato.

Il ragazzo ha raccontato la sua drammatica esperienza nella fornace. Lui e suo fratello vi hanno lavorato duramente per anni, in condizioni estreme, fin quando una donna non si è interessata a loro. “Ci ha chiesto se fossimo interessati a studiare – racconta Meganathan –. Le dissi che era quello che desideravo, ma che in quel luogo non potevamo far altro che fabbricare i mattoni. Poi, una persona benestante ha chiamato Childline e il giorno seguente la polizia è venuta a salvarci. Siamo stati affidati alla ‘Don Bosco Anbu Illam’, dove ci è stato dato un riparo e una buona educazione”, ha aggiunto.

Da allora, la loro vita è cambiata. Sarath Kumar, dopo aver interrotto gli studi, ha trovato lavoro come autista, mentre Meganathan ha completato la sua formazione in campo industriale e ha lavorato per un periodo come membro dello staff proprio al DBAI. Ed è stato proprio grazie ad un collega che è riuscito a rimettersi in contatto con i suoi genitori. “Quando ci siamo rivisti, mia madre non riusciva a smettere di piangere”, ha raccontato ancora Meganathan.

Adesso, il prossimo passo sarà quello di trovare un lavoro stabile, che consenta a Meganathan di mantenere la famiglia. Lasciare il DBAI non è stato facile per lui: “Qui sono stato incoraggiato a studiare e mi è stato dato tutto il sostegno possibile”, ha ricordato. Tuttavia, adesso ha ben chiaro cosa vorrà fare in futuro: aiutare le persone in difficoltà e fornire loro la stessa assistenza che lui ha ricevuto dal DBAI.

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