Alle ore 20 locali è iniziata puntuale la trasmissione sul canale Youtube e sulla pagina Facebook, con due giovani che hanno accolto i partecipanti e, senza ignorare la realtà della vita odierna, li hanno incoraggiati a riconoscere i piccoli segni, le “strizzatine d’occhio” che Dio continua a fare nella situazione attuale: i tanti servizi resi dai giovani negli oratori, nelle mense per i poveri, nelle famiglie verso gli anziani e in mille altri ambiti. Quindi, nello stesso spirito, hanno poi invitato tutti a godere delle diverse attività della celebrazione.
In primo luogo, è stato condiviso il video della canzone “Habla, Señor” (Parla, Signore) del gruppo musicale cattolico Ecos, presentata in anteprima in quest’occasione e che confluirà con altri 11 brani in un album la cui uscita è prevista per fine anno.
Poi è iniziata la Messa presieduta dall’Ispettore dell’Uruguay, don Alfonso Bauer. Diversi momenti dell'Eucaristia sono stati accompagnati nella trasmissione da immagini e video prodotti appositamente per valorizzare visivamente ciò che si stava celebrando dal vivo. E per meglio coinvolgere i fedeli da casa, questi già nei giorni precedenti erano stati invitati attraverso le reti sociali a preparare il loro spazio per la Messa a casa e ad inviare le loro intenzioni per la Messa.
“Oggi ci tocca celebrare questa festa in tempo di pandemia… Possiamo cadere nella tentazione di lamentarci di questa situazione o di vivere con un atteggiamento di scoraggiamento…” ha esordito don Bauer. Ma poi ha invitato a guardare la realtà in cui viviamo “con occhi di fede”, e ha aggiunto: “Credere non significa trovare soluzioni facili, che consolino. Ma in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo avere paura di dare a Dio il timone della nostra barca. A volte vorremmo avere tutto sotto controllo, ma il Signore ha sempre una visione più ampia… La parola di Dio illumina le nostre esperienze, impasta la nostra realtà per farci scoprire il senso della fede in ciò che ci accade. Porta all’ascolto, e questo significa fare spazio nella nostra vita, essere pronti a ricevere il Signore, desiderare di ascoltarlo ed essere affettivamente pronti ad incontrarlo”, ha affermato.
Quindi il Superiore salesiano ha ricordato che la Famiglia Salesiana esiste “per far rivivere il sogno di Don Bosco” e infine ha ricordato di affidarsi a Maria Ausiliatrice, “la Madonna dei tempi difficili”.
Durante la Messa c’è stato ancora tempo per un saluto a suor Laura Guisado, FMA, che ha terminato il suo mandato come Ispettrice; per il rinnovo della professione religiosa del salesiano Wilson Prestes, 27enne uruguayano al secondo anno di tirocinio; e per l’invio missionario di Alma Rodríguez, 20enni dei Volontari Missionari Salesiani, che è stata destinata a Tijuana, Messico, per un anno di volontariato.
A conclusione della Messa è stato mostrato un video clip della canzone “Nos mueve la esperanza”, ispirata alla Strenna del Rettor Maggiore, una co-produzione dell’argentino Alejandro Fernandez e del gruppo giovanile salesiano uruguayano “Aristophanes”. E la serata di festa si è conclusa con l’ultima “strizzatina d’occhio alla speranza”, attraverso l’esibizione del noto comico Diego Delgrossi, che è riuscito a far ridere con un monologo sulla pandemia.
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