Spagna – Donne più povere a causa delle conseguenze della pandemia

09 Marzo 2021

(ANS – Madrid) – Rupa ha 25 anni e vive a Tirupur, in India. La pandemia ha fatto perdere il lavoro ai suoi genitori e nemmeno lei ha trovato un impiego per aiutare la sua famiglia. Grace, in Ghana, non ha potuto aprire il suo negozio di moda, il suo sogno fin da bambina. Jency ha perso il suo lavoro di insegnante, ma in questo periodo di pandemia ha radunato attorno ad un albero i 43 bambini del suo villaggio in India. Priscilla, un’infermiera in pensione in Sudafrica, è tornata nel suo ospedale per aiutare i suoi colleghi con la pandemia: “Per mesi ho lavorato più di 12 ore consecutive senza avere nemmeno il tempo per un caffè”, racconta.

Milioni di donne sono state colpite dalla pandemia. Il peso delle cure e dello stress è caduto su di loro, e il carico di lavoro si è moltiplicato a causa del confinamento e delle conseguenze della crisi sanitaria e sociale. “Ma le donne erano già svantaggiate, perché la povertà è un nome femminile”, afferma don Eusebio Muñoz, Responsabile di “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria salesiana di Madrid.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, ieri, 8 marzo, la Procura ha denunciato le ingiustizie subite dalle donne nel mondo, che sono aumentate in questo anno di pandemia. Almeno sette persone su dieci che soffrono la fame nel mondo sono donne e il tasso di povertà, secondo le organizzazioni internazionali, aumenterà di oltre del 9% a causa della pandemia e delle sue conseguenze; il 60% dei bambini che non vanno a scuola sono bambine; le donne contribuiscono ai due terzi delle ore di lavoro, ma hanno solo il 10% delle risorse. “Per non parlare della violenza, della discriminazione, delle disuguaglianze... che le donne subiscono per il solo fatto di essere donne. Nascere donna significa avere più probabilità di vivere in povertà, di essere emarginate e di essere vulnerabili alla violazione dei diritti fondamentali”, aggiunge don Muñoz.

“Misiones Salesianas” da sempre lavora affinché le donne abbiano voce e partecipino alle decisioni. E, per far questo, l’educazione è una delle chiavi fondamentali, in grado di superare le differenze tra uomini e donne. La vita di una donna che ha accesso all’educazione non ha niente a che vedere con quella di coloro che sono privati di questo diritto universale. Una ragazza istruita si sposerà più tardi, avrà meno figli, si prenderà cura e nutrirà meglio la sua famiglia e parteciperà più attivamente alla sua comunità. L’educazione delle ragazze rompe il circolo vizioso della povertà. L’educazione e l’indipendenza economica delle donne sono due fattori fondamentali per raggiungere lo sviluppo della comunità.

“Misiones Salesianas” insieme ai salesiani che lavorano in più di 130 Paesi del mondo, porta avanti iniziative per rafforzare il ruolo delle donne nelle loro comunità e facilitare l’accesso all’educazione da parte delle bambine e delle ragazze.

Fonte: Salesianos.info

InfoANS

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