Angola – Volontariato missionario salesiano: scoprire se stesso in profondità

07 Aprile 2021

(ANS – Luanda) – Jorge Fernandes è un giovane docente nato a Ribamar da Lourinhã in Portogallo, entusiasta di vivere nuove sfide e avventure. Ha studiato Ingegneria Informatica e gestione dei progetti. Dopo 3 anni di lavoro in Repubblica Ceca come sviluppatore di software, ha deciso di andare per un anno a Luanda, in Angola, come volontario missionario salesiano. Ha svolto il cammino di preparazione e l’invio missionario con l’associazione salesiana ceca SADBA. Di ritorno dall’Angola è tornato nella sua città natale dove lavora come insegnante. Ecco alcune sue riflessioni sulla sua esperienza.

Secondo te, che senso ha andare per un anno come volontario dal Portogallo in Angola?

Questa esperienza mi ha permesso di vivere in un modo completamente diverso. Non sapevo dove stavo andando, cosa avrei fatto, sapevo solo che avrei lavorato senza ricevere soldi. Volevo scoprire di più il motivo per cui sono al mondo. Prima di andarci, mi sono detto che avrei fatto “tutto ciò che è necessario”. Questo mi ha portato a chiedere di fare il lavoro più odiato della mia vita, gestire reti informatiche, e il mio anno di missione è stato INCREDIBILE. Quindi, direi, la ragione per cui partire è poter vivere in un modo completamente diverso, aprirsi agli altri, al servizio e scoprire te stesso in profondità.

Cosa hai scoperto di te stesso? Il volontariato ti aiuta oggi nel tuo lavoro da insegnante?

Ho scoperto un mondo nuovo. Ho vissuto in una delle baraccopoli più pericolose dell’Angola. Ho incontrato le difficoltà, i bisogni e le gioie di quella gente. Sono stato in una scuola a insegnare ai bambini di strada. Questo mi ha fatto vedere la vita da una prospettiva completamente diversa. Se oggi mi aiuta come insegnante? Direi, più di questo. Mi sento come se potessi capire che tutti i miei studenti hanno una storia di vita che deve essere considerata. Che la scuola non è solo un luogo per imparare cose, ma per imparare ad essere. Questa nuova prospettiva post-missione mi rende aperto tanto a coloro che mi sono affidati oggi nel mio lavoro in Portogallo, quanto a quelli con i quali ero in Angola come missionario.

Come è stato vivere a stretto con i Salesiani? Cosa suggeriresti a loro?

Durante il mio periodo in Angola ho incontrato tante congregazioni e ho capito i molti modi che esistono per vivere e servire Dio. A volte era strano capire i Salesiani: sembrano piuttosto maniaci del lavoro. Alla fine, ho avuto un ottimo esempio di duro lavoro per il bene dei bisognosi, un grande esempio di pedagogia e amore per i giovani.

Quanto ai suggerimenti… Beh, non lo so. Probabilmente i Salesiani dovrebbero spendere tanta energia per prendersi cura di se stessi, come fanno per gli altri. Nessuno può fare del bene senza prendersi cura delle persone più vicine e prendersi cura della comunità è un dovere. Secondo, sarebbe bene includere nella catechesi altri santi al di fuori della famiglia salesiana. È solo un suggerimento.

Fonte: Cagliero11

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