Belgio – Una prospettiva cristiana su Migrazione e Asilo in Europa

29 Aprile 2021

(ANS – Bruxelles) – Il “Don Bosco International” (DBI) ha recentemente rilasciato una dichiarazione pubblica sul Nuovo Patto dell’Unione Europea (UE) su Migrazione e Asilo, attraverso una serie di documenti che sono stati redatti insieme a Caritas Europa, Commissione Cattolica per i Migranti in Europa (CCME), Commissione delle Conferenze Episcopali Cattoliche nell’UE (COMECE), Comunità di Sant’Egidio, Chiesa Evangelica in Germania (EKD), Eurodiaconia, Commissione Internazionale Cattolica per le Migrazione (ICMC) e il “Jesuit Refugee Service” (JRS).

Le Chiese cristiane, le comunità e le organizzazioni, come quelle che firmano questi documenti, sono profondamente impegnate a favore della dignità inviolabile della persona umana creata a immagine di Dio, così come per i concetti di bene comune, solidarietà globale e promozione di una società che accoglie lo straniero. Basandosi sulla convinzione che i valori fondamentali dell’Unione Europea debbano riflettersi nelle sue politiche, anche negli ambiti di libertà, sicurezza e giustizia, questo sforzo congiunto di advocacy mirava a trovare una prospettiva comune, al fine di parlare con una sola voce, a partire da una prospettiva di fede cristiana, su questi temi. La proposta della Commissione europea per un nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo è stata presentata il 23 settembre 2020. Ci sono voluti mesi alle organizzazioni della società civile per analizzare tutti i documenti che sono stati presentati dalla Commissione Europea: un insieme di proposte con l’obiettivo di trovare un nuovo equilibrio tra responsabilità e solidarietà tra gli Stati membri, procedure più veloci, e partenariati più forti con i Paesi terzi.

Lo scopo di questi commenti o prese di posizione delle organizzazioni cristiane è quindi quello di esaminare se le nuove proposte dell’UE sono veramente innovative, in che misura rispettano i diritti umani, e come affrontano le attuali disfunzioni nel quadro dell’asilo e della migrazione.

Insieme a tutte queste organizzazioni, il DBI riconosce il fatto che la Commissione ha presentato un approccio olistico che copre aspetti come l’asilo, la solidarietà e la condivisione delle responsabilità, Schengen, la cooperazione con i Paesi terzi e l’integrazione. Il DBI riconosce anche che la Commissione UE ha consultato, in particolare gli Stati membri, prima della pubblicazione del Nuovo Patto e intende accogliere diverse prospettive su questo tema complesso.

Con il suo Nuovo Patto, la Commissione ha annunciato “un nuovo inizio per la migrazione in Europa”. Contrariamente al messaggio della Commissione, tuttavia, le proposte sembrano replicare, per molti aspetti, le carenti politiche del passato. Le buone intenzioni espresse dalla Commissione sono messe in ombra da una serie di elementi del Patto, che sollevano preoccupazioni circa il rispetto del diritto fondamentale e internazionale e l’efficacia nel fornire protezione immediata a chi ne ha bisogno. Sfortunatamente, le proposte sembrano ancora essere influenzate dal presupposto che all’interno dei flussi migratori misti che arrivano in Europa, la maggior parte delle persone non ha diritto alla protezione e quindi le procedure di frontiera accelerate e i rimpatri rapidi ed efficienti sono fondamentali per gestire la migrazione in modo ordinato.

Nei seguenti documenti, disponibili solo in inglese, è possibile potete trovare un’analisi dettagliata con commenti generali e specifici su diverse dimensioni del nuovo Patto europeo sulla Migrazione e l’Asilo:

InfoANS

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