Nepal – Riscostruire scuole e progettare il futuro

01 Luglio 2016

(ANS – Kathmandu) – Il Nepal, al cui nome associamo la montagna più alta del mondo, l’Everest, nel 2015 ha subito il peggior terremoto dal 1934. Ci sono state oltre 7000 vittime e i danni materiali sono stati ingentissimi. Nel paese, su una popolazione di 27 milioni di abitanti, si registra un tasso di povertà estrema del 24,8% e gli analfabeti costituiscono il 57% della popolazione. Numeri che parlano di una realtà nascosta e inquietante. A fronte di tutto ciò l’ONG salesiana “Don Bosco Network” continua a lavorare per aiutare a ricostruire le strutture fondamentali e la forza del futuro del paese: le scuole.

Il “Don Bosco Network” fornisce assistenza alla popolazione. È passato più di un anno dall’ultimo terremoto che ha devastato gran parte del paese, e “ci sono ancora molte famiglie in piccoli villaggi isolati, a cui i Salesiani continuare a portare kit di assistenza con cibo, filtri per l’acqua, placche di stagno e tessuti impermeabili di plastica per proteggersi dalle piogge”.

Gli accordi con il governo, “sembra che vadano dando i loro frutti – riferiscono dal Nepal – e dopo i negoziati con il governo nepalese, e dopo aver presentato i piani necessari per la ricostruzione, i Salesiani cominceranno la ricostruzione di 12 scuole pubbliche nelle zone più colpite dal sisma, come: Ramechap, Dolakha, Sindhupalchowk e Lalitpur ".

I Salesiani si sono trasferiti in questi luoghi per condurre una ricognizione dello stato degli edifici e avviare i preparativi per l’approvvigionamento dei materiali e la preparazione delle attrezzature, in modo che una volta che la stagione delle piogge sia passata, si possa iniziare la ricostruzione di questi centri senza ritardi e permettere così ai bambini e ai giovani di questi luoghi più isolati di riprendere le classi in un luogo adatto e privo di pericoli.

InfoANS

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