India – La lotta a Covid-19 dell’Ispettoria di Bangalore

18 Maggio 2021

(ANS – Bangalore) – L’Ispettoria Salesiana di Bangalore continua a lavorare senza sosta per aiutare la popolazione colpita dagli effetti della pandemia. L’impatto della seconda ondata di Covid-19 è sempre più spaventoso e per contrastarlo sono necessari i massimi sforzi.

Il lavoro incessante del BREADS, l’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo dell’Ispettoria salesiana di Bangalore, è stato risaltato anche dall’agenzia di stampa indiana “NDTV”, che ha descritto sul proprio sito web tutte le attività portate avanti dai salesiani in questi mesi difficili.

Come riporta la stessa “NDTV”, con i letti d'ospedale difficili da trovare, mentre l'India combatte una devastante seconda ondata di infezioni da Covid, i pazienti asintomatici e quelli con sintomi lievi sono incoraggiati a isolarsi a casa. Tuttavia, a causa della spossatezza provocata dal virus, per loro diventa difficile anche cucinare un pasto. Così, un gruppo di ONG, tra le quali anche il BREADS, ha deciso di avviare un’iniziativa chiamata “Cibo a domicilio”.

Come parte dell'iniziativa, pasti freschi e nutrienti vengono forniti gratuitamente ai pazienti Covid in isolamento domiciliare e alle loro famiglie. I cibi vengono cucinati in varie cucine sparse per la città e consegnati successivamente a domicilio, sia per il pranzo, sia per la cena.

Rehana, una giovane che ha usufruito del progetto, ha spiegato che lei e i suoi genitori erano così deboli da non riuscire nemmeno a muoversi. Le persone avevano paura persino ad avvicinarsi alla loro porta e non sapevano come chiedere aiuto. Poi, un’amica le ha parlato dell’iniziativa di consegne a domicilio. “All’inizio ero titubante – spiega – ma per me e la mia famiglia è stato un aiuto davvero fondamentale”.

Il lavoro dei Salesiani a Bangalore, comunque, non finisce qui. Sono 17 le istituzioni salesiane attive nella lotta al virus e i servizi offerti sono davvero moltissimi: consegna di razioni di cibo, somministrazione di vaccini, tamponi, donazione di sangue, distribuzione di mascherine e altri prodotti per l’igiene personale, supporto psicologico e anche aiuti nell’organizzazione dei funerali delle vittime.

Parallelamente, prosegue anche il grande lavoro di “KISMAT” in favore dei migranti. Grazie al progetto, infatti, i migranti hanno potuto beneficiare di kit alimentari, consulenza psicologica, organizzazione di viaggi di rientro e assistenza ospedaliera. Inoltre, “KISMAT” si è impegnato a pagare loro i salari non versati e a garantire agli studenti immigranti un alloggio e un supporto educativo. Per sensibilizzare la popolazione, poi, “KISMAT” realizza poster e video educativi, per spiegare le cause e gli effetti di Covid-19.

InfoANS

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