India – L’“Impresa Verde” dell’Istituto Giovanile “Don Bosco”

04 Ottobre 2021

(ANS – Karjat) – Presso l’Istituto Giovanile “Don Bosco” di Karjat, nell’Ispettoria di India-Mumbai (INB), il “Tempo del Creato” non è stato solo una celebrazione di un mese, quanto piuttosto un’avventura lunga un anno intrapresa dalla comunità salesiana.

L’Istituto Giovanile “Don Bosco”, un Centro di Formazione Professionale per giovani poveri delle zone rurali dello Stato indiano del Maharashtra, è situato su una proprietà di 67 acri di terreno. La maggior parte di questa proprietà è composta da un terreno collinare, che ha macchie di rovi che spesso durante la calda stagione estiva prendono fuoco. Per diversi anni, questa vasta proprietà è stata lasciata inutilizzata e sterile. 

E quando la pandemia di Covid-19 si è rapidamente diffusa in tutta l’India, non sono state solo le grandi città metropolitane ad essere colpite: anche le piccole città e i villaggi remoti si sono praticamente fermati. Di conseguenza, anche all’Istituto Giovanile “Don Bosco” tutte le attività si sono arrestate; e senza studenti nei laboratori e nel convitto, tutta l’opera ha assunto un aspetto deserto e tetro.

È stato a questo punto che la comunità salesiana ha decise di avviare una piantagione di alberi da frutto, spezie e piante medicinali, per ringiovanire il terreno. Per raccogliere fondi per questo progetto, i salesiani hanno lanciato una campagna intitolata: "Cura del Creato - Pianterò una foresta”. Hanno invitato diversi benefattori e sostenitori dell’opera salesiana a patrocinare una pianta per 2.000 rupie, e in cambio hanno offerto loro la possibilità di campeggiare sul terreno salesiano – gratuitamente e insieme alle loro famiglie – per due giorni, due volte l’anno per i prossimi tre anni.

Diversi benefattori hanno accolto quest’invito. Alcuni hanno donato grandi somme e hanno dedicato un intero pezzo di piantagione alla memoria dei loro cari. Così, i salesiani hanno potuto sviluppare una vera e propria valle fiorita, composta da 33 varietà di piante da fiore, e due mini-foreste, in cui si possono trovare praticamente tutti gli alberi indigeni della regione. I lavori di piantagione hanno permesso anche di dare un po’ di lavoro ad alcune persone dei villaggi tribali della località – un’opportunità non da poco, soprattutto in questi ultimi mesi in cui la pandemia ha comportato rallentamenti e sospensioni forzate delle attività produttive.

Questa impresa verde ha portato complessivamente alla piantagione di 7.323 alberi e piante (1.263 alberi da frutto, 375 piante di spezie, 4.500 fusti di bambù, 800 piante da fiore, 385 alberi della foresta).

“Piantare più di settemila alberi è stato un risultato significativo e un’esperienza appagante per noi – ha riportato don Anthony Santarita, Direttore e Preside dell’Istituto –. Vogliamo fare del nostro campus un modello educativo per l’ecologia, come raccomandato dal Rettor Maggiore nelle sue Riflessioni post-capitolari del CG28”. 

Il “Tempo del Creato” ha sicuramente visto un’esplosione di verde all’Istituto Giovanile “Don Bosco” di Karjat. Il lavoro continuerà ancora nei prossimi mesi e i salesiani sperano di poter raggiungere alla fine la cifra complessiva di 10.000 alberi piantati.

InfoANS

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