Italia – Il “Museo Casa Don Bosco” ha compiuto un anno di vita

05 Ottobre 2021

(ANS – Torino) – “La nostra Congregazione dei Salesiani di Don Bosco ha la gioia e la responsabilità di consegnare, per il bene di tutta la Famiglia Salesiana del mondo, per i pellegrini e i turisti della Città di Torino, il nuovo allestimento museale, completamente rinnovato, dei luoghi delle origini, dell’avventura educativa e spirituale di Don Bosco”. Queste furono le parole del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, all’inaugurazione del “Museo Casa Don Bosco” avvenuta un anno fa, con la Conferenza Stampa dedicata, il taglio del nastro e l’apertura ufficiale al pubblico, il 4 ottobre 2020.

In un anno di vita, Museo Casa Don Bosco, situato nella culla salesiana di Valdocco, non solo ha presentato ai tanti pellegrini e visitatori la vita di Don Bosco; ma ha anche ha ospitato mostre temporanee, ha realizzato attività ludiche e formative, ha partecipato a progetti per raccontare l’arte e i musei attraverso le voci delle donne e degli uomini che ne sono stati protagonisti, ed è divenuto parte del circuito Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta. Tutt’oggi le molteplici iniziative proseguono raccogliendo la sensibilità culturale odierna, come fece Don Bosco; e senza dimenticare la sua natura salesiana, come testimonia anche la mostra su Don Paolo Albera, II Successore di Don Bosco alla guida della Congregazione, aperta nello scorso gennaio, a motivo del centenario della sua morte, e tuttora in corso.

Inaugurato durante la pandemia di Covid-19, il Museo Casa Don Bosco si è subito saputo adattare alle esigenze del tempo: infatti quando le misure restrittive imposte dalle autorità italiane hanno richiesto la chiusura al pubblico degli spazi museali, esso è rimasto aperto “in modalità online”, offrendo ai visitatori digitali di tutto il globo una presentazione digitale dei suoi oltre 4.000 metri quadrati di sale, disposti su tre piani. In questo modo ha permesso loro di entrare nella camera in cui Don Bosco dormiva e lavorava, di osservare lo sviluppo architettonico di Valdocco, di conoscere i documenti della fondazione dell’opera salesiana, le fotografie originali, gli indumenti di Don Bosco e tanti altri piccoli pezzi di storia salesiana, nonché di ammirare le rappresentazione che gli artisti hanno dato di Don Bosco e del suo lavoro con i giovani nel passare del tempo.

Proprio recentemente, lo scorso 8 settembre, l’allestimento di Museo Casa Don Bosco si è completato con l’apertura delle due ultime sale dedicate ai Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio della Famiglia Salesiana. Uno spazio privilegiato è stato dedicato a santa Maria Domenica Mazzarello, cofondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, con la quale Don Bosco capì che poteva portare avanti il suo grande sogno per le ragazze; ma sono oltre 30 le teche contenenti cimeli e oggetti, raccolti con il contributo della Famiglia Salesiana di tutto il mondo, appartenuti ai diversi interpreti del carisma di Don Bosco. Si va dai martiri del ‘900 – come i cinque giovani oratoriani polacchi di Poznan, in Polonia; o i beati José Calasanz, Enrico Saíz Aparicio e i loro 93 compagni, uccisi durante la guerra civile spagnola; o don Rodolfo Lunkenbein e Simão Bororo, che pagarono con la vita il loro lavoro di evangelizzazione e promozione sociale tra gli indigeni del Brasile – fino ai testimoni più recenti, il cui cammino verso gli altari è appena iniziato, come il missionario in America Latina don Luigi Bolla, o il prete “in uscita” don Silvio Galli.

Il Museo Casa Don Bosco, visitabile gratuitamente, vuole così continuare ad essere uno spazio espositivo e di riflessione, che raccoglie desideri e sensibilità di tutti coloro che cercano il senso più profondo dell’esistenza.

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