Messico – Il sig. Muller, SDB, inizia la visita all’Ispettoria di Messico-Guadalajara

10 Novembre 2021

(ANS – Tijuana) – Nel fine-settimana del 6-7 novembre la presenza salesiana a Tijuana ha accolto il signor Jean Paul Muller, Economo Generale della Congregazione Salesiana, che ha iniziato proprio da lì la sua Visita di Animazione all’Ispettoria “Cristo Re e Maria Ausiliatrice” di Messico-Guadalajara.

Il primo giorno della visita è iniziato con una celebrazione eucaristica con la comunità religiosa salesiana. In seguito, il signor Muller ha potuto avere un momento di dialogo con i salesiani e, tra le altre cose, ha condiviso con loro le sue opinioni sulle sfide della presenza salesiana a Tijuana. Tra i problemi profondi che questa città affronta c’è il dramma della mobilità umana. Migliaia di migranti si concentrano a Tijuana, o perché stanno ancora inseguendo il cosiddetto “sogno americano”, o perché sono stati respinti nel tentativo d’ingresso negli Stati Uniti. Spesso e volentieri queste persone, che vedono svanire in breve tempo i loro sogni di una vita migliore, cadono nell’accattonaggio e nel rischio di perdersi nell’abuso di sostanze e nelle dipendenze.

Nel suo primo giorno di visita l’Economo Generale Salesiano, accompagnato da don Agustín Novoa, Direttore della comunità salesiana locale, ha potuto avere un primo assaggio dell’ampiezza e della varietà dei servizi offerti dai Salesiani in diverse zone della città. Infatti, proprio a motivo di questa stessa ampiezza ed estensione, il sig. Muller ha potuto vedere solo una parte delle opere: il Refettorio salesiano “Padre Chava”, dove ogni giorno vengono offerti pasti caldi a circa mille persone, soprattutto migranti; così come l’oratorio “San Francesco di Sales”, l’oratorio “Domenico Savio” e l’oratorio “Don Bosco”, che ha anche una scuola e un centro di accoglienza per persone con status di rifugiati, in particolare donne e bambini.

La visita ha permesso al sig. Muller di avvicinarsi alla realtà delle tantissime persone che vivono in povertà ed emarginazione su questa frontiera, che in circostanze normali, prima della pandemia, costituiva il più grande flusso di persone tra i due Paesi, con circa 7,3 milioni di persone, a piedi, e oltre 25,5 milioni di automobili che ogni anno attraversavano la frontiera. A causa delle restrizioni sanitarie per 19 mesi gli Stati Uniti hanno chiuso il confine per i viaggi non essenziali, causando ulteriori difficoltà alle persone che in qualche modo dipendono dall’economia di confine. Il confine è stato riaperto, infine, lunedì scorso, 7 novembre.

L’Economo Generale salesiano ha continuato la sua visita all’Ispettoria, raggiungendo lunedì 7, Ciudad Juarez, un’altra città di confine, con problemi comuni con Tijuana e altri suoi propri.

InfoANS

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