Sudan del Sud – “Don Bosco Gumbo”, dove gli sfollati ricevono qualcosa da mangiare grazie alla solidarietà salesiana

30 Novembre 2021

(ANS – Gumbo) – I salesiani attivi presso l’opera “Don Bosco Gumbo”, che ospitano più di 10.000 sfollati interni (IDP, in inglese) in un campo a Gumbo, nei pressi di Juba, hanno ricevuto un sostegno alimentare con cui poter beneficiare i bisognosi di cui hanno cura grazie alla solidarietà internazionale promossa e veicolata da “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana con sede a New Rochelle, negli Stati Uniti. E non va dimenticato che a Gumbo i salesiani offrono anche riparo ed accoglienza, cure mediche e soprattutto educazione.

“Il vostro continuo sostegno ha aiutato i membri più vulnerabili della popolazione sfollata sotto la nostra cura, attraverso razioni di cibo e altri articoli non alimentari”, ha raccontato don Shyjan Job, Economo della Delegazione ispettoriale del Sudan in seno all’Ispettoria dell’Africa Est (AFE), ringraziando i benefattori di “Salesian Missions”.

D’altra parte, la situazione nel campo, già difficile, negli ultimi tempi è diventata ancor più critica: “Le piogge intermittenti hanno colpito gli sfollati, diffondendo malattie trasmesse dall’acqua come la malaria. Inoltre, molte delle tende di fortuna in cui si riparavano sono andate distrutte. Ma siamo riusciti ad assicurare forniture essenziali e teli di plastica per procurare agli sfollati dei rifugi temporanei” ha proseguito don Job.

Per questo, ogni genere di aiuto raccolto dai salesiani di Gumbo è un sostegno importante per le persone che vivono nel campo salesiano per gli sfollati.

Il Sudan del Sud ha ottenuto la sua indipendenza dal Sudan nel 2011, ma già nel dicembre 2013 ha dovuto iniziare ad affrontare una lunga guerra civile, che ha portato ad una terribile crisi umanitaria ancor prima dell’arrivo della pandemia. Oggi nel Paese la povertà è ritenuta endemica, con almeno l’80% della popolazione che, stando ai dati della Banca Mondiale, vive con l’equivalente di meno di 1 dollaro al giorno, e più di un terzo della popolazione che non ha accesso sicuro al cibo.

Il campo per sfollati interni di Juba è cresciuto costantemente dallo scoppio della guerra e attualmente ospita più di 10.000 persone, soprattutto donne e bambini. Senza questo campo, queste persone vivrebbero nella totale indigenza, senza alcunché da mangiare, senza un posto dove andare e senza accesso a nessuna forma di educazione.

I salesiani dell’opera “Don Bosco Gumbo”, che coordina e gestisce il campo, forniscono educazione, servizi di sviluppo sociale, programmi di nutrizione e, insieme con altri membri della Famiglia Salesiana, strutture sanitarie per i giovani poveri e le loro famiglie. Per alcuni, l’educazione offerta nelle scuole salesiane è l’unica opportunità di ottenere un’istruzione e le competenze necessarie per un futuro lavoro.

Fonte: Salesian Missions 

InfoANS

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