Polonia – Una Valdocco polacca: il centro giovanile salesiano di Rzepczyno

16 Dicembre 2021

(ANS – Rzepczyno) – Durante la Visita Straordinaria all’Ispettoria di Polonia-Piła (PLN) condotta per conto del Rettor Maggiore da don Václav Klement, Visitatore Straordinario “ad nutum” e “pro tempore”, il Centro Giovanile Salesiano di Rzepczyno è stato scelto come ultima delle 28 comunità della Polonia ad essere visitate (altre 5 comunità di PLN si trovano in altri 3 Paesi: Georgia, Russia e Svezia). Dal 2007 il Centro Giovanile di Rzepczyno – uno dei 94 centri giovanili in Polonia dove trovano casa i giovani in difficoltà – sta crescendo come la “Valdocco” dell’Ispettoria. Finora quasi 800 giovani sono stati accolti in questo centro e gli educatori sono felici di mantenere il contatto con circa il 70% dei loro exallievi.

Ciò che è più bello e sorprendente di questa storia è che intorno ai bisogni dei giovani, dopo una resistenza iniziale da parte del villaggio, si è ora costruita una rete incredibilmente attraente di solidarietà, volontari, sostenitori, benefattori e amici.

Buona parte degli oltre 70 laici collaboratori della missione del centro giovanile salesiano sono semplicemente mossi dalla loro generosità o da altri che invitano a contribuire a questo circolo virtuoso. L’offerta educativa è davvero modellata sui bisogni dei ragazzi: formazione tecnico-professionale in gastronomia, gite in giro per la Polonia per conoscere il ricco patrimonio culturale, l’impegno della “Don Bosco Green Alliance” che ha abbellito un vecchio cimitero locale, sport, momenti forti di spiritualità con l’adorazione eucaristica e molti altri eventi speciali che portano energia alla loro vita. 

Animati da appena due salesiani – con don Artur Dylewski come Direttore e punto di riferimento – i laici impegnati nella missione rendono vivo il Sistema Preventivo a Rzepczyno, permeando questa Valdocco di “spirito salesiano”.

Nel corso della Visita Straordinaria, durante i momenti di condivisione, i collaboratori hanno espresso la loro gioia e soddisfazione nel vedere la trasformazione dei ragazzi. La semplice assistenza ravvicinata e la testimonianza di vita dedicata degli educatori e degli insegnanti offrono modelli di vita ai ragazzi che non hanno avuto la fortuna di crescere in una famiglia con entrambi i genitori. E il cammino di fede per molti passa dalla negazione totale di tutte le espressioni cattoliche fino ad una vita di preghiera personale e impegnata.

Certo, ci sono anche molti sogni da realizzare: ottenere il sostegno per un Palazzetto dello Sport di cui si sente grande bisogno o permettere ai ragazzi di visitare un giorno l’oratorio di Valdocco a Torino…

“Ringraziamo il Signore per i giovani in difficoltà che tengono vivo e fanno crescere il carisma salesiano e attirano tanti laici a seguire Don Bosco!” è il commento conclusivo di don Klement.

InfoANS

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