Italia – Mons. Tirso Blanco, SDB, raggiunge il Giardino del Cielo

23 Febbraio 2022

(ANS – Verona) – La Famiglia Salesiana e la Chiesa angolana tutta sono in lutto: è morto ieri, martedì 22 febbraio, a Negrar, nei pressi di Verona, dopo una lunga malattia, mons. Jesús Tirso Blanco, salesiano, vescovo della Diocesi di Luena, nella Provincia di Moxico, in Angola. Mons. Tirso Blanco lascia questa terra a 64 anni d’età, 46 di vita religiosa salesiana, 36 di sacerdozio e 13 di episcopato.

Jesús Tirso Blanco era nato a Ramos Mejía, in Argentina, il 3 marzo 1957. Frequentò il noviziato salesiano a Manucho, emise la prima professione il 31 gennaio 1976 e quella perpetua il 24 gennaio 1982, e venne ordinato sacerdote il 28 settembre 1985 a San Justo.

Già l’anno dopo alla sua ordinazione partì missionario per l’Angola, con prima tappa a Luena, dove anni dopo tornerà da vescovo. Nei suoi anni di servizio missionario e pastorale salesiano fu Parroco (1992-94) e Direttore (1994-95) e a N'dalatando, poi Vicario dell’opera “Sao Paulo” di Luanda (1995-99), quindi Direttore (2000-07) e Parroco (2007-08) dell’opera “Sao José” nella zona di Lixieira, presso Luanda, e infine Vicario della Sede della Visitatoria “Mamá Muxima” dell’Angola (ANG).

Per la Visitatoria ANG ha servito come Delegato per la Comunicazione Sociale (2004-08), Vicario (2005-07), Delegato per la Pastorale Giovanile, per l’Evangelizzazione e la Cultura (2006-2008).

Ricevette la nomina a vescovo della diocesi di Luena il 26 novembre 2007, venendo consacrato il 2 marzo successivo.

Parlando della sua vita missionaria, in un’intervista del 2015 al Bollettino Salesiano, raccontò: “Nel 1985, chiesi contemporaneamente la grazia dell’ordinazione sacerdotale e quella di partire come missionario per la destinazione che avesse più necessità. Non avevo preferenze: dall’Ecuador alla Cina. In quel tempo, la Congregazione si era impegnata nel Progetto Africa e fui mandato in Angola… Non sapevo molto dell’Angola. Mi procurai una carta geografica. Arrivato in Angola fui destinato a Luena. I poliziotti mi chiesero: ‘Ma lei sa dove va?’. Così appresi che Luena, teatro di frequenti operazioni militari, non era un bel posto dove abitare. Ma per me è stato l'ambiente migliore per incontrare Dio nella missione, in comunione con un popolo nuovo che mi adottò subito come uno della loro famiglia”.

E in merito alla sua diocesi, comprendente tutta la provincia di Moxico, la più vasta dell’Angola, grande come tutta l’Italia, situata nell’estremità orientale del Paese, osservò: “La mia diocesi condivide sfide e problemi dell’Angola, esasperati dalle enormi distanze, la mancanza di strade e la scarsità di missionari (e intendo clero, soprattutto locale, i religiosi e le religiose e i laici ‘professionalmente’ missionari). Il nostro territorio diocesano ha bisogno di Dio, ma manca di persone formate che aiutino la popolazione a diventare artefice della propria crescita spirituale e materiale. Questo si somma alle distanze e alla mancanza di comunicazioni (…). Di fronte a queste sfide, la diocesi ha incentivato la pastorale vocazionale”.

Mons. Tirso Blanco ha vissuto semplicemente e totalmente consegnato alla missione. Come salesiano e come vescovo si è concentrato sul miglioramento della qualità della vita dei poveri, nell’educazione, nei centri sanitari, nelle strade, nella ricostruzione delle chiese distrutte dalla guerra.

Sulle reti sociali, non a caso, in tanti lo ricordano con affetto e gratitudine.

InfoANS

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