Cile – Il tempio di Maria Ausiliatrice di Santiago Centro è ora un santuario

06 Giugno 2022

(ANS – Santiago) – Il tempio di Maria Ausiliatrice nel centro di Santiago, la capitale del Cile, ha vissuto una giornata storica, lo scorso 24 maggio: in occasione della celebrazione della festa patronale la chiesa è stata riconosciuta ufficialmente come Santuario di Maria Ausiliatrice.

La celebrazione solenne è stata trasmessa in diretta anche sulle reti sociali, ed è iniziata con il saluto dei rappresentanti dei gruppi della Famiglia Salesiana e del Vicario della zona Centro di Santiago, don Francisco Llanca. Anzi, per chi seguiva la diretta c’è stata anche l’opportunità di partecipare ad un quiz sulla storia della chiesa. Successivamente si è esibito il coro polifonico dell’Università di Santiago del Cile (USACH), con un concerto in onore dell’Ausiliatrice.

Dopo questa ricca anteprima è iniziato il momento centrale e fondamentale della celebrazione, l’Eucaristia per la festa di Maria Ausiliatrice. A presiederla è stato il Cardinale Arcivescovo di Santiago, mons. Celestino Aós, affiancato sull’altare dal Vescovo Ausiliare mons. Alberto Lorenzelli, SDB; dall’Ispettore dei Salesiani del Cile, don Carlo Lira; e da altri salesiani.

Durante l’omelia, il cardinale Aós ha ricordato la storia del Santuario, i suoi inizi nel 1857 con la posa della prima pietra e la presa di possesso della Congregazione nel 1891. Poi ha manifestato che “andare mano nella mano con Maria è il modo migliore per arrivare a Gesù e andare mano nella mano con Gesù è il modo migliore per vivere”. Quindi ha anche ricordato le parole di Don Bosco e ha esortato: “siate sempre dei veri devoti di Maria. Imitando le sue virtù, sperimenterete i dolci effetti della sua bontà e del suo amore”.

Dopo l’omelia ha avuto luogo l’evento solenne: dapprima la Cancelliera dell’Arcidiocesi, Francisca San Martin, ha letto il decreto con cui la chiesa di Maria Ausiliatrice è stata riconosciuta come Santuario, dopo oltre 130 anni di gestione e cura da parte dei Salesiani. Poi, tale decreto è stato firmato e successivamente don Bernardo García, SDB, ha fatto professione di fede e fedeltà come Rettore del Santuario per un periodo di tre anni.

Durante la processione offertoriale sono state portate all’altare, insieme al Pane e al Vino, anche una stola, le Costituzioni delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e l’olio degli infermi: tre segni che hanno voluto richiamare il ministero sacerdotale, il 135° anniversario dell’arrivo delle prime FMA in Cile e la presenza curativa e consolante di Dio tra coloro che soffrono.

A margine della celebrazione don García ha pronunciato alcune parole di ringraziamento: “Sono emozionato. Grazie a tutti i movimenti e gruppi della Famiglia Salesiana. Questo deve essere un santuario dalle porte aperte, che abbia sempre un grande cuore per accogliere, sollevare e anche incoraggiare alla fede e alla vita. Grazie per questo bel momento”.

Da parte sua don Lira ha aggiunto: “Diffondere l’amore verso Maria fa parte della nostra identità. L’impegno di tutti noi è che la nostra devozione non rimanga qualcosa di intimo, ma si trasformi in vita. Che possiamo essere all’altezza di questa sfida assumendoci la responsabilità di farne un santuario di vita e di diffondere fiducia, fede, speranza e amore”.

Dopo il pensiero offerto anche da suor Ximena Oyarzo, Ispettrice delle FMA del Cile – che ha manifestato che “siamo contente di essere nella sua casa, per invocarla e ringraziarla” – la celebrazione si è conclusa con la preghiera di consacrazione a Maria Ausiliatrice, durante la quale il Cardinale Aós ha pregato per una Chiesa profetica, che sappia mettere Gesù al centro, con queste parole. “Facci evitare ogni elitarismo e clericalismo e aiutaci a creare le condizioni e le dinamiche ecclesiali affinché ogni persona, in qualsiasi situazione si trovi, possa scoprire Colui che vive e ci aspetta in Galilea”.

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