Il progetto, il cui incontro di avvio si è svolto a Bruxelles poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19 in Europa, ha già raggiunto 100 episodi di mobilità nei primi due anni (su un totale di quattro), nonostante le sfide rappresentate dalle restrizioni ai viaggi di Covid-19 e da tutte quelle relative alla questione dei visti. 27 esperti di mobilità VET hanno già viaggiato dai Paesi europei a quelli africani. Per quanto riguarda le mobilità degli insegnanti e del personale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, finora 39 di questi hanno viaggiato dall’Africa all’Europa, mentre 34 europei hanno visitato i paesi africani.

Le prime due fasi del progetto sono state quasi completate. La prima consisteva nello sviluppo di una valutazione sullo stato dell’arte del sistema di VET in Africa, con esperti di mobilità e personale dell’istruzione e formazione professionale provenienti dall’Europa in visita ai partner africani. La seconda fase del progetto ha visto il personale africano visitare i partner europei e ricevere da loro un contributo per lo sviluppo delle capacità.

La terza e ultima fase, che inizierà nell’autunno del 2022 e si concluderà entro la fine del 2023, vedrà gli studenti africani dell’istruzione e della formazione professionale visitare i centri di istruzione e formazione professionale europei e svolgere tirocini presso le aziende partner di questi centri. 

Il progetto, promosso dalla scuola di formazione professionale spagnola "San Viator" e coordinato dall’agenzia di mobilità spagnola "Mundus", coinvolge due reti salesiane di formazione professionale europee – il Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale (CNOS-FAP), dell’Italia; e “Tech Don Bosco”, della Spagna – e 14 centri di formazione professionale di 14 Paesi africani (Angola, Benin, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Costa d’Avorio, Kenya, Liberia, Malawi, Mali, Nigeria, Senegal, Sudan ed Eritrea), appartenenti alla rete di “Don Bosco Tech Africa”.

Inoltre, “Don Bosco International”, l’ufficio di collegamento con sede a Bruxelles che rappresenta i Salesiani di Don Bosco presso le istituzioni europee, fa parte del Comitato Direttivo del progetto. Per questo motivo, il Direttore Esecutivo di “Don Bosco Tech Africa”, don George Tharaniyil SDB, e il Direttore Esecutivo di “Don Bosco International”, Renato Cursi, erano presenti all’incontro di Luanda, dove le comunità salesiane locali hanno dato un caloroso benvenuto a tutti i partner del SAAM.

A margine dell’incontro, i responsabili delle varie aree di lavoro e il Comitato Direttivo del progetto hanno visitato la Casa Ispettoriale e la Comunità Salesiana “San Paolo” di Luanda, nonché il Centro di Formazione Professionale Salesiano nel quartiere periferico di Lixeira. Il locale Ufficio Ispettoriale di Pianificazione e Sviluppo (PDO, in inglese) ha sostenuto attivamente la logistica dell’incontro, durante il quale le varie parti del progetto hanno potuto valutare i primi due anni di attività e pianificare le tappe future, in attesa di offrire a molti studenti africani dei percorsi VET l’opportunità di una visita di studio e di un tirocinio in Europa, con il sostegno del programma Erasmus+.

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