India – Il Rettor Maggiore da Goa: “Se noi oggi siamo tutti qui presenti è perché Don Bosco ha avuto un grande cuore missionario”

08 Settembre 2022

(ANS – Panjim) – Un’Eucaristia solenne e al tempo stesso un momento di grande spiritualità e di fraternità tra il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e i membri dei Consigli Ispettoriali della Regione Asia Sud, nell’ambito degli Esercizi Spirituali che sono cominciati per tutti loro nel pomeriggio di ieri, mercoledì 7 settembre: è quella che il X Successore di Don Bosco ha presieduto al mezzogiorno di oggi (UTC+5:30) nella Basilica del Buon Gesù (Bom Jesus) – Patrimonio Mondiale dell’Umanità – a Goa Vecchia, dove riposano i resti mortali del Patrono delle Missioni San Francesco Saverio.

“Abbiamo veramente una straordinaria opportunità di grazia all’inizio dei nostri Esercizi Spirituali: non siamo qui come turisti, attratti da un fatto storico, ma per guardare insieme nella profondità della Prima Evangelizzazione di questa terra. Oggi portiamo qui, in questo luogo, tutta la missionarietà delle nostre presenze in Asia Sud” ha detto il Rettor Maggiore in apertura della celebrazione.

Successivamente, nella sua omelia, offerta in italiano e tradotta in inglese dal Consigliere Regionale per l’Asia Sud, don Biju Michael, Don Á.F. Artime ha tracciato un unico filo rosso che lega la figura di Maria, di cui oggi ricorre la Festa della Natività, con quella di San Francesco Saverio e quella di Don Bosco. “Possiamo dire che la profondità spirituale di alcune persone ha cambiato la vita di tante altre” ha sintetizzato in un’unica frase.

Di Maria, il Rettor Maggiore ha sottolineato “la profondità del cuore, in grado di dire di sì alla proposta sovraumana di Dio”.

Con riferimento a San Francesco Saverio, “un giovane missionario di una giovane congregazione”, il Rettor Maggiore ha richiamato le umili origini della Compagnia di Gesù, nata a partire da alcuni giovani universitari di Parigi e dall’esperienza di un militare spagnolo, Ignazio di Loyola, uniti dalla volontà di trovare nuovi modi di vivere e diffondere il Vangelo. “Qual era la passione del cuore di questo nobile spagnolo per fare una cosa così pazzesca da arrivare fin qui, fino alla morte?”. E ha aggiunto un’altra riflessione, pensando ai cinque secoli di vita della Compagnia: “Quando una cosa viene da Dio, dura a lungo; quando è un progetto umano, presto decade”.

Infine, il Rettor Maggiore ha delineato la figura di Don Bosco “un altro grande missionario, pur senza mai essere andato nei luoghi di missione”. “Quanta passione aveva Don Bosco per sognare una Congregazione per la salvezza dei ragazzi!” ha ricordato il Rettor Maggiore, citando poi anche il desiderio di Don Bosco di partire per le missioni e il fatto che già a 15 anni dalla fondazione della Congregazione egli inviasse salesiani in Argentina.

“Se noi oggi siamo tutti qui presenti è perché Don Bosco ha avuto un grande cuore missionario” ha significativamente aggiunto, prima di concludere con un appello per tutti i presenti: “Chiediamo tutti a Dio un cuore colmato dalla passione per la missione lì dove ci troviamo”.

Al termine della celebrazione ha preso la parola il Rettore della Basilica, padre Patricio Fernandes, SJ, che ha inviato un messaggio di saluto a tutti i presenti, ha illustrato la storia, le bellezze e i messaggi contenuti nelle opere della basilica e ha sottolineato il comune impegno come religiosi per l’evangelizzazione.

L’Eucaristia, trasmessa in diretta sul canale della Basilica, è visibile qui.

InfoANS

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