RMG - 50° della morte del Venerabile Attilio Giordani

15 Dicembre 2022

(ANS – Roma) – Domenica 18 dicembre 2022 ricorrono i 50 anni dalla morte del Venerabile Attilio Giordani, marito e padre di famiglia, salesiano cooperatore.

Attilio Giordani nacque a Milano il 3 febbraio 1913 in una famiglia semplice e unita, di profonde convinzioni religiose. Dopo le elementari si iscrisse alla scuola tecnica, iniziò a lavorare a 16 anni e - ormai adulto - fu assunto alla Pirelli. La sua vera scuola fu però l’oratorio parrocchiale di Sant’Agostino retto dai Salesiani, grazie ai quali conobbe Don Bosco e ne acquistò lo spirito: animatore geniale e catechista preparatissimo, si contraddistinse sempre per la vivacità educativa e il valore della sua testimonianza. Chiamato nel 1934 al servizio militare, durante la guerra fu impegnato sul fronte greco-albanese e in Francia. Si era intanto fidanzato con Noemi Davanzo, conosciuta in oratorio e impegnata nel servizio educativo, a cui lo legò una profonda comunanza di intenti. Il 6 maggio 1944 si sposarono e dalla loro unione nacquero Piergiorgio, Maria Grazia e Paola. Giordani fu marito e padre presente, ricco di grande fede e serenità, in una voluta austerità e povertà evangelica a vantaggio dei più bisognosi.

Aderente all’Azione cattolica, nel 1957 entrò a far parte dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori. Nel 1962 un primo infarto lo costrinse a una lunga convalescenza, ma non ne frenò l’impegno apostolico e lo slancio missionario. Alla soglia dei sessant’anni, infatti, decise di condividere con la moglie l’esperienza dei figli per un periodo di volontariato missionario in Brasile con l’Operazione Mato Grosso. Più volte aveva detto: «La morte ci deve trovare vivi». Il 18 dicembre 1972, a Campo Grande (Brasile), nel corso di una riunione fu stroncato da un nuovo infarto. La sua salma, trasportata in Italia, riposa ora nella Basilica di Sant’Agostino a lui tanto cara. Papa Francesco l’ha dichiarato Venerabile il 9 ottobre 2013.

Attilio è un laico che come il «granello di senape» (Mt 13,32) del Vangelo è fiorito quale albero frondoso e ricco di frutti, sui cui rami tanti hanno trovato accoglienza e ristoro e nel cui esistere molti possono scoprire ancora oggi un amico. Il cammino di fede di Attilio è andato infatti progressivamente crescendo, raggiungendo quelle vette di santità che egli additava e a cui camminava in compagnia di tanti. La sua vita di cristiano impegnato ha preso un orientamento così deciso e personale da scoprire: «la gioia di servire Cristo», di «non essere dei buoni alla buona», di «andare controcorrente».

Nel 50° anniversario della morte del Venerabile Attilio Giordani, domenica 18 dicembre la sua parrocchia di Sant’Agostino a Milano (via Copernico) lo ricorda alle 10 nella Santa Messa presieduta don Giuliano Giacomazzi, Superiore dell’Ispettoria Italia-Lombardo Emiliana, e alle 18.30 nella Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. Dopo la Messa celebrata dall’arcivescovo, in parrocchia sarà inaugurata una mostra. Anche in Brasile a Poxoréu e Campogrande sono programmate celebrazioni per commemorare il Venerabile Attilio Giordani.

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