Stati Uniti – Giornata Internazionale dei Migranti: i programmi salesiani che offrono loro opportunità di vita e sostegno sociale
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16 Dicembre 2022

(ANS – New Rochelle) – Ogni anno, il 18 dicembre, si celebra la Giornata Internazionale dei Migranti, per dare riconoscimento ai diritti dei migranti in tutto il mondo e agli impegni portati avanti da tante persone in loro favore. In occasione della Giornata Internazionale dei Migranti 2022, “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana, con sede a New Rochelle, richiama l’attenzione sui programmi salesiani che in tutto il mondo offrono opportunità di vita e sostegno sociale ai migranti.

Tra i migranti che lasciano la loro patria in cerca di un lavoro, di opportunità educative o uno stile di vita migliore ci sono molto spesso i giovani. Molti scelgono o sono costretti a migrare per sfuggire alla povertà, alla violenza o ai conflitti, oppure sono sfollati a causa degli effetti della guerra o dei cambiamenti climatici. Diversi rapporti delle Nazioni Unite hanno rilevato come i giovani siano fortemente rappresentati nei fenomeni migratori.

Secondo le Nazioni Unite, nel 2020 ci sono stati 280,6 milioni di migranti a livello globale, che rappresentano quasi il 4% dei 7,8 miliardi di persone nel mondo. I missionari salesiani si prendono cura e forniscono servizi educativi ai giovani migranti nei Paesi di tutto il mondo. Tra i giovani migranti, i minori non accompagnati sono quelli che più spesso devono far fronte a problemi quali il rifiuto, la mancanza di una casa, lo sfruttamento e la delinquenza, e sono a rischio di diventare vittime di tratta e di sfruttamento.

“In tutto il mondo i salesiani aiutano i migranti ad avere una transizione più facile nelle loro nuove comunità, attraverso una formazione linguistica e alle competenze e percorsi di sviluppo. I salesiani lavorano anche per creare nuove opportunità educative e di lavoro nei Paesi che i giovani abbandonano, come incentivo a rimanere a casa” ha sottolineato don Gus Baek, Responsabile di “Salesian Missions”.

Ad esempio, “Casa Betania”, un’opera gestita dai salesiani e situata a San Benito Petén, in Guatemala, accoglie ogni anno migliaia di persone, per lo più migranti in cerca di una vita migliore: bambini, giovani, adulti, donne incinte, famiglie e anziani, che trovano sostegno e sollievo grazie al lavoro dei salesiani e dei volontari loro collaboratori. Tra i beneficiari di questo servizio ci sono persone come Esteban, arrivato con i piedi gravemente feriti dalla lunga camminata, Matias, che è stato raccolto sulla porta, disidratato, quasi in fin di vita, o Maribel, una madre single con due bambini di meno di 8 anni, o Julia, con le sue tre figlie, o Luis, che si è presentato insieme a Oscar, Lucas e William, disoccupati, ma con la voglia di lavorare e migliorarsi nonostante la loro scarsa istruzione. Ogni giorno Casa Betania offre a persone come loro alloggio, cibo, riposo, assistenza psicologica e spirituale…

In India è invece attivissima la rete “Don Bosco Job Placement Network”, per l’inserimento lavorativo dei giovani più bisognosi. Tra i suoi beneficiari ci sono moltissimi migranti interni, che la rete aiuta nel trovare e mantenere un lavoro sicuro, contribuendo a mitigare le sfide della migrazione.

Il Progetto Salesiano Tijuana, in Messico, da 34 anni rappresenta una mano tesa verso i migranti e i giovani poveri che vivono al confine tra Messico e Stati Uniti. L’organizzazione salesiana si articola attraverso cinque oratori, due istituzioni educative e il progetto noto come “Refettorio Salesiano Padre Chava”. Grazie a questo progetto ogni mese 30.000 persone hanno accesso a cibo, assistenza medica e psicologica, consulenza legale, sport, attività culturali, assistenza legale e istruzione di base, oltre a servizi come taglio dei capelli, cambio di vestiti, una doccia calda e la possibilità di mettersi in contatto con le famiglie.

Infine, tra gli esempi di programmi di Sviluppo per contrastare l’emigrazione dai Paesi in via di sviluppo, non va dimenticato il progetto salesiano “Stop Tratta”, realizzato in diversi Paesi dell’Africa Occidentale e Orientale.

Il progetto ha fornito opportunità educative, di formazione professionale e di sviluppo sociale, attraverso borse di studio e di lavoro, in modo da preparare i giovani al mercato del lavoro, e li ha dotati di kit per consentire ai partecipanti di avviare microimprese in settori strategici. Inoltre, ha anche previsto assistenza psicosociale formale e informale per i giovani migranti di ritorno nei loro Paesi d’origine, per aiutarli a reintegrarsi nelle loro comunità; e ha sensibilizzato i giovani sui rischi della migrazione, attraverso una serie di campagne radiofoniche ed eventi culturali.

Fonte: Salesian Missions

InfoANS

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