Il Concerto è stato registrato presso l’Auditorium Conciliazione nel pomeriggio del 17 dicembre e, fino al prossimo 6 gennaio, grazie all’iniziativa “La nostra emergenza è la pace”, sarà possibile sostenere le missioni salesiane in Ucraina con una donazione, attraverso una telefonata o un sms, al numero 45594. La generosità di quanti vorranno contribuire promuoverà due progetti a sostegno delle opere salesiane a Kyiv e a Lviv.
I missionari chiedono aiuto per realizzare un nuovo rifugio antiaereo per la Casa di Kyiv. Il progetto prevede la costruzione di un rifugio sotterraneo attrezzato e, sopra, la realizzazione di un campo polisportivo e un parco giochi, spazi che, una volta finita la guerra, potranno essere valorizzati convertendoli in un piccolo teatro. Per quanto riguarda l’opera di Lviv, i salesiani vogliono acquistare attrezzature musicali e sportive per un programma di sostegno di un anno che comprende diverse attività per i giovani presso gli oratori e durante i campi estivi.
Sul palco sono stati tanti, come di consueto, gli artisti internazionali del pop, del rock, del soul, del gospel e della lirica che hanno prestato la propria voce e il proprio talento per sostenere la pace. Il cast è stato ricco e variegato e ha contato su nomi quali Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Orietta Berti, Neri Marcorè, Gigi D’Alessio, Cristina D’Avena, Amy Lee, Hevia, Josè Carreras, Jimmy Sax, Kayma, Aka 7even, il Piccolo Coro “Le dolci note”, il Vincent Bohanan & Sound of Visctory Gospel Choir e molti altri. Prima della registrazione del Concerto, Papa Francesco ha incontrato gli artisti per rivolgere loro una particolare esortazione: quella di “essere artigiani di pace”.
“La pace, lo sappiamo, si costruisce giorno per giorno, è un desiderio che accompagna e motiva il nostro vivere quotidiano – ha sottolineato il Santo Padre – Ma purtroppo, in questo momento storico, la pace è anche un’emergenza, come dice lo slogan che promuove il progetto solidale abbinato al Concerto. In Ucraina, i salesiani di ‘Missioni Don Bosco’ sono accanto alla popolazione, lavorano per l’accoglienza dei rifugiati e per la distribuzione di cibo e medicinali. Con questa iniziativa li vogliamo sostenere; ma tutti noi, in qualsiasi ruolo, siamo chiamati ad essere artigiani di pace, a pregare e a lavorare per la pace”, ha aggiunto.
Papa Francesco ha poi proseguito, ricordando come la musica possa essere una via per la pace, poiché “rasserena, dispone al dialogo, favorisce l’incontro e favorisce l’amicizia”.
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