Italia – Il Momento attuale dei laici nella Chiesa: la Famiglia Salesiana si confronta

13 Gennaio 2023

(ANS – Torino) – Dopo l’effervescente inizio della XLI edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana (GSFS), nella giornata di venerdì 13 gennaio 2023 i circa 300 partecipanti all’appuntamento hanno fatto risuonare nelle loro menti e nei loro cuori le appassionate parole pronunciate il giorno precedente da Don Ángel Fernández Artime, Padre e Centro di Unità della Famiglia Salesiana; e hanno compiuto poi degli ulteriori passi avanti nella riflessione sulla Strenna per il 2023 durante le sessioni mattutine e pomeridiane di attività.

La mattinata si è aperta con le Lodi nella Basilica di Maria Ausiliatrice, animate dalla Delegazione presente dei Testimoni del Risorto (TR)ed è proseguita con l’Eucaristia presieduta da Don Á.F. Artime. Nel corso dell’Eucaristia, il predicatore, don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea, ha commentato il Vangelo del giorno e poi, stabilendovi un parallelismo con il tema delle GSFS 2023, ha aggiunto: “Guarigione e perdono sono i due poli dell’azione salvifica di Gesù, che ci ricordano il nostro stile carismatico di essere lievito nel mondo, il nostro modo di capire l’evangelizzazione e l’educazione, l’attualizzazione della Buona Novella del Regno nel processo di crescita e di progresso delle persone e della società (…) Questo modo di agire e di intendere l’essere lievito nel nostro mondo ci porta a guardare agli agenti di questo processo, e in particolare, al modo di intendersi e di unirsi come agenti in sé: consacrati e laici in comunione di spirito e missione”.

La ricarica spirituale del mattino ha dato l’energia per affrontare con impegno e solerzia le intense attività successive. Divisi in quasi una ventina di gruppi, sulla base degli idiomi parlati, i presenti hanno infatti riflettuto sul tema della Strenna – su quanto già emerso nelle prime fasi dell’incontro e in generale su quali siano gli aspetti che più aiutano a valorizzare la dimensione laicale della Famiglia Salesiana. La metodologia adottata per questa sessione ha permesso di raccogliere per ogni gruppo gli elementi da coltivare e le sfide da vincere, da condividere poi in assemblea.

Il pomeriggio ha previsto l’atto più atteso di questa seconda giornata delle GSFS 2023, la tavola rotonda, moderata da Antonio Boccia, Coordinatore Mondiale dei Salesiani Cooperatori (SSCC), sul momento attuale dei laici nella Chiesa. Così, dopo alcune dinamiche rompighiaccio da parte dei presentatori dell’evento, Marton e Federica, e la proiezione del video di presentazione delle Suore Catechiste di Maria Immacolata Ausiliatrice (SMI), i presenti nel Teatro Grande di Valdocco hanno ricevuto una serie di input di alto livello da parte di Susanna de Torres, educatrice in un istituto salesiano; Renato Cursi, Direttore Generale di Salesiani per il Sociale APS; Pierluigi Dovis, Direttore della Caritas Diocesana di Torino e Coordinatore della Caritas di Piemonte e Valle d’Aosta; e don Fabio Attard, Responsabile della Formazione di Salesiani e Laici in Europa.

“Tutti siamo segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani” ha esordito Susanna de Torres, che ha poi illustrato una visione per cerchi concentrici dei processi educativi e dell’accompagnamento dei giovani; e riadattando i tradizionali quattro pilastri di ciascuna casa salesiana – cortile, casa, scuola e chiesa – la giovane relatrice ha individuato quattro fasi di adesione alla proposta salesiana e ha invitato i presenti a ragionare su come sviluppare dei processi pastorali adeguati per ciascuno di questi gruppi.

Da parte sua Renato Cursi ha sviluppato il tema dell’identità del laico cristiano con lo stile salesiano. Ha sgombrato il campo da un’accezione del termine che sembra escludere tutto ciò che è trascendente, concentrandosi per l’appunto su una visione, che affida ai laici un ruolo di particolare impegno e protagonismo, tanto più in questa stagione ecclesiale di sinodalità. E citando Papa Francesco ha rinnovato la domanda identitaria sul “Chi sono io?” in un’ottica di missione e di servizio, sostituendola con: “Per chi sono io?”.

Pierluigi Dovis, forte della sua esperienza nella Caritas, ha rivendicato il ruolo dei laici nell’impegno sociale, in un’ottica di complementarietà con il servizio prettamente spirituale e religioso dei consacrati. Ha quindi invitato tutti i laici ad essere “abitatori coscienti” dello spazio “profano” (dall’etimologia latina che intende “fuori dal tempio”), e a farlo con “lo stile della presenza”.

Don Attard, infine, ha analizzato il momento attuale dei laici nella Chiesa alla luce del cammino ecclesiale realizzato a partire dal Concilio Vaticano II e passando per la Christifideles Laici (Giovanni Paolo II, 1988) e l’Evangelii Gaudium (Francesco, 2013), individuando tratti dell’identità, delle prospettive, delle responsabilità e delle sfide che la Chiesa assegna ai laici.  

Per approfondire ulteriormente i vasti campi di riflessione aperti dalla tavola rotonda, dopo la proiezione di un nuovo video dedicato ad illustrare l’apostolato delle Suore di San Michele Arcangelo (CSSMA), i relatori si sono messi a disposizione dei presenti per continuare in piccoli dibattiti le considerazioni sul tema.

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