Italia – Seguire l’innovazione nella didattica e nella formazione professionale: le sfide per i salesiani dopo “Didacta”

14 Marzo 2023

(ANS – Firenze) – Dall’8 al 10 marzo, nella Fortezza Da Basso a Firenze, i Salesiani d’Italia hanno partecipato a “Didacta”, la principale fiera sull’innovazione del mondo della scuola. Con uno stand animato dal Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale (CNOS-FAP) e dal Centro Nazionale Opere Salesiane – Scuola (CNOS-Scuola), i salesiani hanno potuto presentare la loro offerta formativa anche attraverso laboratori e convegni.

“È importante per noi essere qui a ‘Didacta’ perché come CNOS-FAP abbiamo bisogno di innovare il nostro modo di fare formazione, di stare la passo dei tempi per rendere i giovani sempre pronti ad affrontare le sfide nuove, con i valori antichi che la tradizione porta con sé”, ha detto don Fabrizio Bonalume, Direttore generale del CNOS-FAP.

“Il 90% delle persone che è passato per il nostro padiglione ha avuto un aggancio con i salesiani: sono stati exallievi, o hanno un familiare che frequenta le scuole o l’oratorio. I docenti e le maestre ci chiedono come abbiamo attualizzato il nostro sistema attraverso progetti concreti sull’innovazione, come l’educativa digitale – spiega invece don Stefano Mascazzini, Presidente nazionale del CNOS Scuola-Salesiani per la scuola. – Noi ci presentiamo come Salesiani di Italia con il CNOS-FAP ed è importante per noi che formazione e istruzione siano visti dalle persone come un’unica cosa, e la nostra presenza dà l’idea di quanto in questi anni il Sistema Preventivo sia attuale per i docenti che vengono a visitare questa fiera. Il sogno che abbiamo è che le persone sappiano che il Sistema Preventivo di Don Bosco è vivo e opera in più di 144 scuole e in 62 Centri di Formazione Professionale, con un numero considerevole di alunni”.

Il laboratorio “Educazione e innovazione”, svolto il 9 marzo, ha voluto presentare l’esperienza salesiana nel sistema scolastico formativo. Uno dei momenti di approfondimento è stato quello di presentazione dell’esperienza della scuola digitale di Sesto San Giovanni, tenuto da Tommaso Franchini, docente della scuola secondaria e responsabile della didattica ed educativa digitale, e da Raffaele Gallo, docente e animatore digitale.

“Dopo ‘Didacta’ – spiega Tommaso Franchini – la sfida della scuola salesiana è quella di proseguire in questa direzione, quindi trovare i nuovi punti, i nuovi cambi di paradigma che aspettano la scuola, come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, integrarle nelle nostre lezioni per dare sempre di più ai ragazzi nella loro corsa verso il domani”.

“Il servizio dei Salesiani a favore dei giovani nella Scuola e nella Formazione professionale”, è stato invece il titolo del panel tenuto da don Fabio Attard, coordinatore formazione salesiani e laici in Europa. “La presenza dei giovani nelle nostre scuole salesiane continua a richiamare quello che la loro storia ha richiamato a Don Bosco: grande attenzione alla loro storia, al contesto che vivono, la grande capacità nostra di saperli incontrare là dove si trovano e la nostra capacità di offrire loro tutte le opportunità possibili per un futuro dignitoso che abbia la dimensione culturale, umana, raffinata, come anche quella valoriale”.

“Didacta” è anche l’occasione per tessere una rete di relazioni, come racconta Fabrizio Tosti, direttore nazionale dell’offerta formativa del CNOS-FAP: “Questo è un momento per creare relazioni, reti e sinergie tra istituzioni educative ma soprattutto, per la formazione professionale, con i fornitori di tecnologia che possono diventare contatti di eccellenza per i nostri CFP, con tanti fornitori stiamo già programmando appuntamenti futuri per collaborare. Il significato della presenza salesiana a ‘Didacta’ è continuare a percorrere il solco tracciato già da Don Bosco: per lui l’innovazione nei primi laboratori creati nella Torino nel 1850 era l’elemento fondamentale”.

Quello che verrà dopo “Didacta” lo delinea Luca Caputo, Segretario nazionale Area Digitale CNOS-FAP: “La sfida è approfondire ulteriormente l’educativo digitale così come lo abbiamo introdotto più di dieci anni fa per farlo diventare una scelta di sistema di sistema vincente, attuale e concretamente realizzata dal maggior numero possibile dei nostri centri”.

Infine, per don Roberto Dal Molin, Presidente del CNOS, la partecipazione dei Salesiani a ‘Didacta’ serve a “presentare ed esporre le idee e le belle esperienze in atto nelle nostre realtà scolastiche e di formazione professionale in Italia e lasciarci contagiare dalle idee che nell’innovazione della scuola ci sono oggi in Italia. Una bella e ricca esperienza di presentazione e di contagio”.

Da segnalare, da ultimo, che durante la fiera, la Circoscrizione Speciale di Piemonte e Valle d’Aosta (ICP) ha presentato l’esperienza dei “Maker Lab” allestiti in diversi oratori grazie al progetto “Labs To Learn”, che si propone di offrire una “seconda occasione” a minori e adolescenti a rischio di esclusione dai percorsi scolastici e formativi e promuovere il rafforzamento delle loro competenze logiche, scientifiche e tecnologiche (STEM), delle competenze trasversali, dell’auto-stima, degli alfabeti indispensabili per la continuità formativa. Il progetto, finanziato da “Impresa Sociale con i Bambini” nell’ambito del Bando “Un Passo Avanti”, si sta realizzando nelle Case Salesiane dei territori di Torino, Bra, Vercelli, Alessandria e Casale, in partenariato con 9 Istituti Comprensivi e vede coinvolti, nell’ottica di un’alleanza educativa, gli educatori degli Oratori, i formatori delle sedi CNOS-FAP, i docenti delle scuole e le famiglie.

“LabsToLearn” con i “Maker Lab” ha intercettato molti dei giovani considerati in difficoltà: “Il mondo degli ultimi è un mondo che viene intercettato sia dall’oratorio che dalla scuola, quindi abbiamo provato a immaginare come questi due mondi – abbastanza istituzionali – potevano mettersi insieme per creare attorno a questi ragazzi un progetto unico che lavorasse insieme con loro a 360 gradi – racconta Valentina Bellis, responsabile dell’ufficio Emarginazione e Disagio giovanili del Piemonte –. Nascono così alcune sperimentazioni che noi abbiamo chiamato Maker Lab, dove proviamo a sperimentare dei luoghi dove la didattica diventa tempo libero e dove studiare diventa divertente e dove, come diceva Don Bosco, noi abbiamo dei ragazzi con l’intelligenza nelle mani, quindi li aiutiamo a creare dei prodotti e poi gli spieghiamo che proprio facendo quel lavoro che è divertente loro hanno appreso dei contenuti importanti della didattica. La presenza di un oratorio a Didacta, fiera per la scuola, è la classica innovazione che nasce più di cento anni fa, quella più grande che va riscoperta ogni giorno, ovvero la possibilità di stare in un luogo con altri ragazzi dove ci sono degli adulti significativi per la vita dei ragazzi e che sanno stare con loro; l’innovazione sta nel verbo ‘stare’, stare insieme”.

Fonte: Don Bosco Italia

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