Successivamente i presenti in sala hanno dato le loro impressioni e risonanze alle risposte presentate.
La seconda sessione di lavoro ha lasciato spazio alla presentazione del secondo tema di riflessione di questo incontro: “Lavorare insieme tra salesiani e laici” presentato da don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, e da don Joan Luis Playá, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana.
Don García Morcuende ha parlato per primo e ha presentato il documento “Il salesiano consacrato nella Comunità Educativo-Pastorale (CEP): opportunità e approcci attuali”. Ha evidenziato sette punti di quello che considera il ruolo del salesiano consacrato nella vita della CEP. Innanzitutto, i salesiani sono discepoli, poi apostoli, e in ogni situazione esprimono il loro essere consacrati nello stare in mezzo ai giovani (attraverso la sintetica espressione coniata dal Rettor Maggiore de “il sacramento salesiano della presenza”). Ha parlato anche di schierarsi con i giovani lavorando per una pastorale organica e della necessità di ricreare un’esperienza pastorale che porti al recupero del soggetto comunitario. Ha poi evidenziato che una pastorale integrata richiede momenti d’intensa formazione congiunta tra salesiani e laici, con itinerari formativi seri e profondi, che favoriscano l’incontro, l’ascolto e il discernimento e che permettano di pensare alla densità della presenza salesiana. Infine, ha invitato a rinnovare i processi e il discernimento comunitario, permettendo nuovi modelli di vita fraterna condivisa con i giovani.
Al termine della mattinata, don Playá ha preso la parola esordendo: “Voi siete il Don Bosco vivo in questa terra benedetta del Cono Sud. Che il Signore continui a benedirvi”. La sua presentazione ha cercato di aiutare a prendere coscienza di ciò che la Famiglia Salesiana offre, e può ancora offrire, alla crescente realtà della missione condivisa con i laici negli ambiti della vita comunitaria, nelle comunità educativo-pastorali e nelle Ispettorie.
Ha quindi esordito con una domanda: “La vitalità della Famiglia Salesiana può aiutarci a sviluppare positivamente questo ruolo nel contesto attuale?” In tal senso, ha evidenziato alcuni concetti chiave: garantire la missione, elemento carismatico essenziale, e continuare a credere con grande impegno. Non si tratta di una semplice strategia, ma di fedeltà al carisma. E ha poi presentato alcuni processi in corso con la Famiglia Salesiana e le condizioni strutturali necessarie per portarli avanti.
Nel pomeriggio, il moderatore ha aperto la sessione invitando i gruppi a lavorare sulle presentazioni del mattino, in un confronto durato oltre un’ora. È arrivato poi il tempo per le foto ufficiali, durante il quale il Rettor Maggiore ha rilasciato alcune interviste ai media argentini.
La seconda parte della sessione pomeridiana si è concentrata sulla presentazione delle risposte dei gruppi che hanno presentato le risonanze e gli elementi da evidenziare e integrare nel documento “Il salesiano consacrato nella comunità educativo-pastorale”.
Infine, la giornata si è conclusa con la Messa presieduta dal Consigliere per la Regione America Cono Sud, don Gabriel Romero.
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