In particolare, i fondi sono stati utilizzati per rinnovare i bagni degli studenti, ri-dipingere l’intero centro, cementare e intonacare i pilastri esterni e l’interno di alcune classi, e sostituire i vetri e gli infissi delle finestre. Terminati questi interventi, con il prossimo progetto si procederà anche con la sostituzione del tetto.
Il Centro “Don Bosco” è diventato nel tempo un punto di riferimento per tanti giovani e adulti della zona. Offre infatti corsi di formazione rivolti a una fascia di età che spazia dai 13 ai 35 anni, con l’obiettivo di dotare gli studenti di competenze lavorative necessarie. Gli allievi del centro provengono dalle comunità circostanti e spesso versano in condizioni di grave povertà. La maggior parte di loro non ha i soldi per pagare le tasse scolastiche per proseguire gli studi secondari o universitari. Alcuni hanno persino difficoltà a ricevere tre pasti al giorno dalle loro famiglie, a causa delle difficili situazioni economiche.
Così, il “Don Bosco” di Makuyu è diventato un rifugio per questi studenti e li aiuta concretamente a diventare autosufficienti. I salesiani offrono loro una formazione tecnica in diverse aree di specializzazione, tra cui muratura, idraulica, installazione di impianti elettrici, saldatura ad arco, meccanica di veicoli a motore, competenze nel settore del solare fotovoltaico, falegnameria e carpenteria, tecnologia di stampa e costruzione di armadietti.
Uno degli studenti del centro è James Munene, il figlio più grande in una famiglia composta da sette persone. Studia meccanica dei veicoli a motori e sogna di trovare un buon lavoro una volta terminata la scuola. “Voglio aiutare la mia famiglia e pagare le tasse scolastiche per i miei fratelli e sorelle. Sono molto orgoglioso di frequentare questa scuola salesiana, che ora, grazie alle riparazioni e alla pittura è anche molto più bella”, ha spiegato il giovane.
La precaria situazione economica degli studenti ha portato il centro salesiano ad affrontare alcune sfide. “I fondi limitati di cui disponiamo sono destinati all’acquisto di materiale formativo e agli stipendi degli insegnanti e del personale. Dotare la scuola di macchinari e attrezzature moderne si è rivelato finora un po’ complicato – ha spiegato uno dei salesiani presenti a Makuyu – Per questo motivo posso dire che siamo tutti grati per il finanziamento di ‘Salesian Missions’, che ci ha permesso di apportare miglioramenti all’edificio, con un impatto decisamente positivo sull’ambiente di apprendimento”.