“Alto el fuego”, il dramma e la speranza dei bambini soldato

27 Gennaio 2017

“MISIONES SALESIANAS” di Madrid, in collaborazione con l’associazione “ISCOM”, presenta il documentario “Alto el fuego” (Cessate il fuoco) sul processo di riabilitazione personale e il reinserimento sociale dei bambini soldato grazie ai Salesiani.

(Roma, 27 gennaio 2016) – Oltre 50 anni di conflitto armato in Colombia tra FARC, ELN, i Paramilitari e lo Stato hanno lasciato sul campo otto milioni di vittime. In questi anni migliaia di bambini hanno fatto parte dei gruppi armati e sono diventati vittime a loro volta, perché la loro infanzia è rimasta attaccata alle armi, la foresta è stata la loro unica casa e il battaglione la loro sola famiglia.

L’utilizzo dei minori come soldati è una pratica molto diffusa nei paesi in guerra: sono una manodopera a basso costo, facilmente manipolabile, poco esigente, leale, che si sostituisce con facilità, che costa poco alimentare, che genera meno sospetti nelle file nemiche, e costituiscono perfetti accompagnatori e schiavi sessuali... Si calcola che in Colombia ci siano ancora tra gli 8.000 e i 14.000 bambini soldato.

Sottratti all’eduzione per anni, i minori allontanati dal conflitto vengono accolti presso l’opera dei Salesiani “Ciudad Don Bosco” di Medellin, che negli ultimi 14 anni ha accompagnato oltre 2.300 ex bambini soldato. Il programma “Construyendo sueños” (Costruendo Sogni) li accoglie, ne cura il recupero e li educa, aiutandoli a superare i traumi subiti attraverso una pedagogia della fiducia, trasformando le loro paure nel desiderio di imparare, e insegnando loro un mestiere, affinché possano reinserirsi nella società e ricongiungersi con le loro famiglie.

Il documentario “Alto el fuego”, diretto da Raul de la Fuente, ripercorre in 21 minuti le paure, i sogni e le speranze dei protagonisti, Catalina e Manuel. Racconta il loro ingresso nella guerriglia, la fase di de-militarizzazione, il processo di ricostruzione personale nella casa salesiana e i loro sogni per un futuro di pace e come attori e costruttori di quella stessa pace. “Voglio comprarmi una casetta... no, una grande casa! Voglio andare all’Università, pensare in grande…”, dice Catalina che si è appena diplomata in Arti Grafiche a Ciudad Don Bosco.

MISIONES SALESIANAS” di Madrid, in collaborazione con l’associazione “ISCOM”, invita pertanto i giornalisti alla presentazione del documentario.

 

Informazioni per i media

Giorno: Giovedì 2 febbraio 2017 - Orario: 11:00 - Luogo: Borgo Pio 172, Roma

Intervengono: Catalina e Manuel, giovani sottratti alle FARC in Colombia; Rafael Bejarano, salesiano e Direttore di “Ciudad Don Bosco” a Medellin; e James Areiza, educatore e responsabile dei programmi di Protezione dell’Infanzia a “Ciudad Don Bosco”.

 

Le MISSIONI SALESIANE sono nate nel 1875, quando Don Bosco inviò un gruppo di dieci missionari nella Patagonia argentina. Sono trascorsi oltre 140 anni da allora, nei quali più di 10.000 Salesiani sono stati inviati nei paesi di missione. Attualmente siamo presenti in oltre 130 paesi, nei quali portiamo avanti progetti a beneficio dell’infanzia più svantaggiata.

 

Per ulteriori informazioni:

José Luis Muñoz: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - cell: +39 340 181 71 76; tel: 06 6561 2579     

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