RMG – “Alto el fuego”: Catalina e Manuel simboli di una guerra senza ragioni e senza senso
In evidenza

03 Febbraio 2017

(ANS – Roma) – È stato presentato ieri, 2 febbraio, a Roma, ad una folta platea di giornalisti, il documentario “Alto el fuego” (Cessate il fuoco), realizzato da “Misiones Salesianas” di Madrid in collaborazione con l’opera salesiana “Ciudad Don Bosco” di Medellin, Colombia. Dopo la proiezione del documentario, molte domande sono state rivolte ai due ex-bambini soldato presenti, Catalina e Manuel (nomi fittizi). “Catalina, hai deciso tu di entrare nelle FARC? E perché ne sei uscita fuori?”. “Ho deciso io di aderire e ho deciso di abbandonarle…”.

Alla presentazione sono intervenuti: Rafael Bejarano, salesiano e Direttore di “Ciudad Don Bosco” a Medellin; e José San Martín, in rappresentanza di “Misiones Salesianas”.

Don Bejarano ha iniziato la conferenza stampa dicendo che “la Colombia è una bella nazione, la cui sfida oggi è camminare insieme per costruire la pace. Noi crediamo nei sogni dei giovani, per questo lavoriamo con loro”. Il Direttore di “Ciudad Don Bosco” ha poi illustrato il lavoro che i Salesiani svolgono per il bene dei giovani. “La nostra proposta è pastorale e psico-sociale, si basa sul Sistema Preventivo Salesiano, che è la pedagogia della fiducia e si concentra sull’empatia, sulla prossimità a ciascun giovane che giunge alla nostra opera”.

A Catalina è stato chiesto:

Giornalista: “Sei stata costretta ad unirti alla FARC?”.

Catalina: “In un primo momento sono stata io a voler entrare, perché dove vivevo non c’era futuro. Poi, quando ci furono degli scontri volevo scappare via, ma non potevo”.

Giornalista: “E come ci sei riuscita?”

Catalina: “Ho scelto di andarmene, pur se sapevo che mi attendeva la pena di morte, ma sono riuscita a scappare una volta che non c’era il comandante”.

Manuel oggi ha 19 anni; si è unito alle FARC nel 2013 e vi è rimasto per un anno. Ha seguito l’esempio di suo fratello, che è stato ucciso perché dissentiva dalla linea ufficiale delle FARC. “Quando ho visto che lo portavano via e che poi che l’hanno ucciso ho pensato: ‘che cosa ci faccio io qui?’. Ho avuto l’opportunità e ho deciso di lasciare quella vita” ha raccontato.

“Ciudad Don Bosco” è un’istituzione salesiana educativa e sociale, animata dai Salesiani dell’Ispettoria di Colombia-Medellin, in cui bambini, adolescenti e giovani a rischio ed ex combattenti vengono aiutati e reintegrati nella società.

Sono molti i giovani che si nascondono sotto un nome fittizio, ma per i Salesiani non sono fittizie le loro storie, la loro vita, i loro sogni.

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".