Messico – Un metodo educativo contro-culturale: il Sistema Preventivo
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05 Aprile 2017

(ANS – Città del Messico) – “L’altro giorno, mentre uscivo dalla metropolitana, mi si è avvicinato un uomo. Aveva un aspetto comune, ma anche qualcosa di molto speciale. Era stato mio allievo diversi decenni fa, quand’ero all’Istituto Don Bosco, per il primo vero lavoro della mia vita, quello che definì la mia vocazione. È da allora che sono ‘prof’. Semplice cattolico, laico, comune cittadino e sì, anche ‘prof’”. Ecco una singolare testimonianza sul Sistema Preventivo da parte del prof. Jorge Eugenio Traslosheros un docente che l’ha sperimentato per tutta la sua vita.

All’epoca dirigeva quella scuola un salesiano di nome Carlos Armando Morales, a cui devo la mia prima e più importante formazione con i giovani. Oltre ad essere un ottimo prete, era un grande formatore di educatori. Il suo metodo era semplice: si manteneva in amichevole vicinanza, sempre pronto al dialogo. Così ogni giorno, quasi senza accorgermene, tra chiacchiere e scherzi, attraverso il suo esempio appresi piccole lezioni. Presenza, amicizia e accompagnamento, in equilibrio con il compimento dei propri doveri.

Don Bosco aveva sviluppato un metodo educativo che definì ‘preventivo’. Il suo principio attivo è la costante presenza dell'educatore tra gli studenti. La sua logica sta nel prevenire i problemi e pertanto accompagnare, dialogare, consigliare e orientare ne sono parte sostanziale. Si tratta di un metodo che fa appello alla ragione, al cuore e al riconoscimento della dignità di ogni persona nella dinamica del Vangelo. Differisce radicalmente dalla permissività sentimentalista; da un’amichevolezza buonista, che mina l’educatore autorità; dall’individualismo competitivo orientato all’efficienza; così come dalle tecniche disciplinari basate sulla punizione. Bastano poche regole, tanta presenza e l’opportuno accompagnamento.

Ho cercato di applicare il Sistema Preventivo in diverse realtà. In istituzioni religiose o laiche, tra credenti di diverse religioni, agnostici o atei e non sono mai stato deluso.

Nei luoghi in cui ho lavorato, prima o dopo mi è toccato qualche incarico direttivo. E in ogni situazione ho cercato di applicare il Sistema Preventivo. Perché basandosi sulla presenza, la ragione e il rispetto, risulta molto rispettoso dell'identità di ciascuna persona.

L'unico problema con questo metodo è che può risultare faticoso quando la vocazione vacilla, cosa non insolito in questo settore. A volte ci manca la prudenza, l’impazienza ci fa dei brutti scherzi e lo scoraggiamento rischia di soffocarci nella routine. Nel mio caso, di solito combatto questi momenti attraverso la preghiera.

Fonte: La Razón

InfoANS

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