Il 31 marzo, dal campus Sud dell’UPS, sede di Quito, sono usciti 52 nuovi dottori professionisti: in Ingegneria dei Sistemi, Elettronica, Ambientale, Civile e Gestionale. Tra questi c’erano anche due giovani provenienti dalle opere missionarie salesiane: per l’appunto Paúl Naikiai Jintiach, originario della Missione Salesiana a Bomboiza, e Luis Andrango, indigeno della comunità nativa di Turuçu-Eloy Alfaro e già Dirigente della Confederazione Nazionale delle Organizzazione Contadine, Indigene e Nere (FENOCIN), entrambi laureatisi come Ingegneri Gestionali.
La cerimonia ha visto la partecipazione da parte delle autorità accademiche e dei familiari degli allievi. Il Vicerettore dell’UPS, l’antropologo prof. José Juncosa, ha fatto le sue congratulazioni ai nuovi professionisti e ha sottolineato l’importanza della educazione salesiana: “cerchiamo di formare soprattutto ingegneri creativi, in grado di avviare delle proprie aziende, imprenditori e non solo futuri dipendenti. L’UPS s’inquadra come un’Università-ecosistema, che apre nuovi orizzonti e non si incasella facilmente tra i regolamenti, che crea un ambiente onnicomprensivo pieno di opportunità. Quest’università conta sempre più persone che si uniscono a questa dinamica accademica, prova ne sono i 58 gruppi di ricerca composti da 270 docenti e 165 studenti universitari che sono riusciti a dare identità al processo di insegnamento e di ricerca” ha detto.
Da parte sua, il Direttore del Corso d’Ingegneria Elettronica ha parlato dell’importanza dell’aspetto umano nel lavoro professionale. “Ciò che ci definisce è la componente umana, perché rafforza la fiducia, l’impegno e la responsabilità. Avete una missione importante per la società”.
Sia Paúl Naikiai Jintiach, sia Luis Andrango, hanno manifestato che “qui abbiamo capito il vero significato delle parole amicizia, unità, solidarietà, fiducia e professionalità”.