Perù – “Benvenuto a casa, Papà Yankuam Jintia”. Don Bolla torna a Kuyuntsa, per 50 anni la sua terra missionaria

16 Maggio 2017

(ANS - Kuyuntsa) – Dalle prime ore di domenica 7 maggio, Salesiani, laici e familiari di don Luigi Bolla hanno dato inizio al pellegrinaggio che ha portato i resti del missionario salesiano a San Lorenzo e poi a Kuyuntsa. Don Bolla morì nel 2012 e subito la popolazione indigena “Achuar” richiese che il corpo di chi ritenevano il loro “Papà” riposasse nella loro amata terra.

Per le Ispettorie salesiane del Perù e dell’Ecuador, come per gli Achuar, è stato un evento significativo e storico. I resti del missionario salesiano sono giunti dopo un lungo pellegrinaggio alla meta finale, la comunità salesiana di Kuyuntza – nella provincia di Datem del Marañón, regione di Loreto – dove per 50 anni don Bolla si è dedicato con impegno duro e paziente nell’educazione e nell’evangelizzazione delle comunità indigene dell’Amazzonia peruviana.

Provenienti da Yurimaguas, le spoglie di don Bolla hanno viaggiato per oltre 10 ore lungo i fiumi Huallaga e Maranon. Mercoledì 10 maggio, alle 10 locali, ha avuto luogo la celebrazione centrale di omaggio al grande missionario, alla presenza della comunità Achuar. “Yankuam Jintia”, com’era chiamato dagli Achuar, con un’espressione che in lingua locale significa “Cammino del Crepuscolo”, rimane ora tra la sua gente, in quella che è stata la sua casa per decenni.

Molto significativa è stata l’accoglienza delle spoglie di don Bolla a Kuyuntsa. Centinaia di Achuar erano in attesa, con un cartellone che riportava il messaggio: “Benvenuto, Papà Yankuam Juntia”.

Don Diego Clavijo, SDB, missionario nella zona, ha commentato che “don Bolla ha lavorato come missionario al confine tra Ecuador e Perù. Il suo nome è emblematico per un popolo guerriero: è stato chiamato Yankuam Juntia perché era il missionario che illuminava con la luce del Vangelo questo popolo che vive in guerra e uccideva per stregoneria”.

“Il popolo Achuar – prosegue – ha richiesto che il corpo di don Bolla restasse nella loro terra, perché per loro i morti continuano a vivere con i vivi. Gli Achuar non hanno cimiteri, le persone sono sepolte in casa e i morti restano in stretta unione con i vivi”. Anche don Bolla continua a restare in intima unione con la gente che ha amato.

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".