Argentina – “Felice di essere un missionario nella terra sognata da Don Bosco”

26 Giugno 2017

(ANS – Victorica) – La Giornata Missionaria Salesiana 2017 è centrata sul tema del Primo Annuncio del Vangelo tra i popoli indigeni d’America. Essa offre pertanto una buona opportunità per conoscere meglio la più lunga esperienza missionaria della Congregazione Salesiana, avviata in Patagonia da mons. Cagliero. Tra i giovani missionari presenti oggi nel continente americano, proprio tra la Patagonia e la pampa argentina, c’è anche don Natalino Venancio Freitas de Jesus, originario di Timor Est.

Le testimonianze dei missionari salesiani a Timor Est sono alla radice della mia vocazione missionaria. Ho riflettuto molto sulla vita missionaria e dopo un periodo di discernimento e di dialogo con l’Ispettore, ho manifestato la mia volontà di essere missionario in una lettera inviata al Rettor Maggiore, venendo assegnato all’Argentina. Nel settembre 2008 ho ricevuto la Croce Missionaria a Torino e un mese dopo sono arrivato in Patagonia. Ho imparato la lingua, la cultura e ho fatto le mie prime esperienze tra i giovani della parrocchia. È stata un’esperienza molto bella di fraternità e di vita apostolica, specialmente con gli indigeni della Patagonia, Plateau Gangan, Trelew.

Ora vivo e lavoro nella Regione della Pampa Occidentale - Victorica (Argentina). Durante la settimana lavoro la mattina presso il convitto dell’Istituto San Juan Bosco, che ospita 640 studenti di tutti i livelli (prescolare, primaria, secondaria). Molti di loro sono vulnerabili a causa della realtà socio-economica e delle complesse realtà familiari esistenti tra la popolazione. Nel pomeriggio, invece, sono attivo nel centro diurno, tra ragazzi e ragazze vulnerabili e indifesi, presso “Inaun Don Bosco”. Forniamo tutoraggio scolastico, laboratori di artigianato e una merenda pomeridiana. Queste realtà mi invitano a riflettere ancora una volta sulla situazione giovanile, in particolare sulla situazione dell’abbandono. Mi sento chiamato a offrire la tenerezza e la misericordia di Dio Padre a coloro che vivono situazioni di abbandono. (…)

Durante i fine-settimana, insieme con gli altri Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), condividiamo momenti di celebrazione, diamo vita ad incontri catechetici, visite alle aree rurali, visite nelle case, incontri con gli adolescenti il sabato sera, programmi radiofonici…

Quello che sto facendo insieme agli altri Salesiani e alle FMA è incontrare le persone nei villaggi rurali e nelle visite a casa e condividere la Parola di Dio in piccole comunità. Lavorare con i popoli indigeni, in particolare i Mapuche, rimane un’opzione fondamentale della nostra Ispettoria, l’Argentina Sud (ARS). Questo lavoro missionario in Patagonia significa annunciare la Buona Novella, denunciare ciò che offende la dignità del popolo Mapuche e della loro terra, la difesa del territorio, la vicinanza al popolo, favorire il rispetto e l’apprezzamento della cultura e dell'autodeterminazione dei popoli, ricercare, insieme alle comunità, delle possibilità alternative per una vita dignitosa. La Patagonia e l'area dove sto lavorando sono ancora territori di missione. Ci sono molti giovani che hanno bisogno di sostegno.

E io sono felice di essere un missionario nella terra sognata da Don Bosco!

Fonte: AustraLasia

InfoANS

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