IL VOLTO OSCURO DI INTERNET
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03 Novembre 2017

Se volessimo trovare una metafora per descrivere appieno la rivoluzione causata nella società dall'introduzione e uso di internet, sicuramente potremmo paragonare tale fenomeno alla scoperta di un nuovo pianeta, di un nuovo continente, un territorio in continua esplorazione che non riusciamo a conoscere fino in fondo, e che continuamente ci sorprende e meraviglia con aspetti nuovi e potenzialità inespresse.

La Rete per sua natura è un spazio dinamico, in costante movimento e trasformazione, composta da reti e sotto reti; di tipi e forme diverse che hanno l'obiettivo essenzialmente di favorire l'incontro tra persone, o gruppi con interessi simili, per lo scambio di contenuti di "ogni tipo" o per creare spazi ludici, o per svariate e infinite esigenze.

Il mondo digitale è il risultato di una straordinaria convergenza tra tecnologia e scienza che ha trasformato radicalmente la nostra vita e il nostro modo di comunicare e relazionarci.

Su questo nuovo pianeta ogni secondo si registrano nuovi residenti, con nuovi contenuti e nuove forme di associazione e interconnessioni a vari livelli.

Rapidamente questo territorio è stato invaso da ragazzi e giovani che addentratisi senza paure, né pregiudizi, cercano di soddisfare il loro bisogno di compagnia, di affetto, di comunicazione e incontro. A oggi la rete viene utilizzata assiduamente in tutto il mondo da più di 800 milioni di minorenni.

Ed proprio in relazione ai minorenni che Internet presenta il suo lato più oscuro, originando nuove e gravi problematiche su scala mondiale: la pornografia infantile, detta trolling - il cyberbullismo, anche detto cyberbullying - il ricatto sessuale, chiamato anche sextortion - l'adescamento sessuale di minori, denominato grooming - o l’invio di messaggi, testi e immagini sessualmente espliciti, principalmente tramite il telefono cellulare o tramite altri mezzi informatici, nel termine tecnico sexting - per non parlare del traffico di minori  specialmente di bambine.

Tutte queste situazioni si sono diffuse in modo esponenziale, superando il controllo delle istituzioni sociali e causando profondi danni nel tessuto sociale, morale ed etico. Uno studio dell'Unione Europea afferma che nella Rete Internet il 20% dei bambini e ragazzi al di sotto dei 18 anni è stata già vittima di qualche forma di violenza sessuale.

Per la Chiesa questo è un tema difficile da affrontare, per ragioni storiche; tuttavia il Papa, invita a partire dalle nostre comunità, esigendo tolleranza zero, per affrontare senza paura e con decisione qualunque tipo di abuso contro la dignità dei minorenni; cominciare a parlare della problematica senza apprensioni, partendo da dati concreti, cercando forme di prevenzione concrete ed efficaci, ma soprattutto formando nel nucleo primordiale della famiglia educatori e genitori che sappiano accompagnare i ragazzi nei  "cortili digitali".

Si deve abbandonare una visione parziale, smettere di pensare che è un problema che compete esclusivamente ad istituzioni specializzate e non essere troppo creduloni affidandosi ciecamente ad algoritmi informatici o filtri che possano mantenere i ragazzi lontano da questi pericoli.

Tutelare l'integrità fisica e psicologica dei minori è un compito che implica la cooperazione di tutte le istituzioni, a cominciare dalla famiglia e dai genitori. Questi ultimi attenti sempre di più ad aprire spazi di dialogo coi propri figli per parlare e discutere di queste tematiche.(1)

Quando pensiamo a Don Bosco che percorre le strade di Torino cercando di salvare i giovani dai pericoli morali, creando scuole, ricorrendo ai datori di lavoro e scrivendo alle autorità; ci viene naturale la domanda su che cosa Egli farebbe oggi in questo nuovo scenario; che iniziative sorgerebbero nel suo cuore di Padre e Pastore di anime, dopo avere letto le notizie che ci parlano di violenza di minori nella rete o della tratta di minori come merce ridotti a semplici oggetti in uso ed in vendita.

1. (Dal discorso del S. Padre ai membri del Congresso sulla Dignità dei Minori)

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