Giappone – “Sono felicissimo quando posso offrire i miei talenti ai giovani”

28 Novembre 2017

(ANS – Tokio) – “La mia gioia è nel condividere con i giovani i doni che Dio mi ha dato per la missione salesiana. Sono felicissimo quando posso offrire i miei talenti ai giovani. Importante, per la mia felicità come Salesiano Coadiutore, è avere una preparazione professionale. Sono incline al lavoro pastorale attraverso la musica o la comunicazione sociale. L’ideale per me è stare tra i giovani e sviluppare i miei talenti per servirli al meglio”. A parlare in questo modo è il Salesiano Coadiutore Takeshita Naokatsu, attivo in diversi servizi di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria giapponese e in procinto di raggiungere, l’anno prossimo, la comunità “Beato Stefano Sandor” di Parañaque, nelle Filippine, per ricevere la formazione specifica da Salesiano Coadiutore.

Cosa sostiene la tua vocazione?

La mia vocazione cresce con forti convinzioni: la motivazione interiore, quale luce di Dio, di essere stato scelto personalmente da nostro Signore. Sono più forte nella vocazione quando ascolto la Sua voce interiore. Soprattutto la settimana di esercizi spirituali annuale mi è molto utile a rafforzare la mia vocazione. Anche nella vita quotidiana, quando mi trovo ad affrontare le sfide del mio lavoro o delle relazioni, torno ad ascoltare questa voce interiore, che mi dà energia.

Hai dei modelli di Salesiano Coadiutore?

Dopo aver letto le biografie di 33 Salesiani Coadiutori, all’inizio del mio percorso nella Congregazione, posso citare il sig. Giuseppe Buzzetti. Sebbene i tempi oggi siano molto diversi, tutte quelle figure mi hanno ispirato molto nel mio percorso vocazionale. Ma anche oggi ci sono buoni esempi: tra quelli che ho conosciuto direttamente, i filippini sig. Raymond Callo e sig. Ephrem Santos.

Qual è il contributo specifico del Salesiano Coadiutore alla missione salesiana?

L’elemento carismatico si avverte molto. Abbiamo bisogno di entrambi i volti di Don Bosco - sacerdote e coadiutore.

Cosa fare per rendere più visibile la vocazione del Salesiano Coadiutore nella Chiesa?

Abbiamo bisogno della presenza di Salesiani Coadiutori nelle nostre parrocchie. Dobbiamo parlare e presentare questa vocazione ai fedeli. I Salesiani Coadiutori più anziani lavoravano molto solo all’interno delle case ed erano quasi invisibili nella Chiesa. Ad esempio, la proposta del sig. Thomas Kikama SDB, che era a Beppu come membro della commissione diocesana di Oita per le vocazioni, è stata molto importante per noi. Anche nel contesto del Giappone la presenza evangelizzatrice del Salesiano Coadiutore quale catechista nelle scuole cattoliche potrebbe essere una testimonianza preziosa.

Cosa ti aspetti nel cammino verso il Congresso dei Salesiani Coadiutori dell’Asia Est-Oceania del 2018?

Prima di ogni cosa, sarò felice di ritrovarmi con Salesiani Coadiutori di diversi paesi e culture. Sebbene nutra qualche preoccupazione linguistica, troveremo punti di contatto nella vocazione salesiana, all’interno della ricchezza della diversità dei molti paesi della nostra regione.

Fonte: AustraLasia

InfoANS

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