Argentina – Un nuovo edificio per il Centro di Formazione Professionale Interculturale

13 Aprile 2018

(ANS – Resistencia) – Il Centro di Formazione Professionale interculturale salesiano di Resistencia ha recentemente inaugurato un nuovo edificio, affinché un numero maggiore di giovani possano apprendere un mestiere utile per il loro futuro, costruire relazioni preziose e migliorare la loro qualità della vita.

La fondazione dell’opera salesiana di Resistencia risale all’8 dicembre 1941. Don Horacio Lóvine, don Juan Rolando e il Salesiano Coadiutore Francisco Marozzi erano stati inviati a Resistencia con lo scopo di fondare dapprima un oratorio festivo, un centro degli “Exploradores de Don Bosco” e poi un istituto. A fronte della costante insistenza del vescovo dell’epoca, mons. Nicolás de Carlo, si riuscì anche a concretizzare un vecchio desiderio: ottenere un luogo favorevole per una fondazione al servizio dei giovani, necessaria a motivo delle necessità sociali esistenti.

Il 21 giugno 1942, sei mesi dopo l’avvio dell’oratorio, venne aperto l’Istituto Don Bosco, che contava un totale di 150 studenti, 45 dei quali residenti nel convitto interno, originari dell’area del Chaco e del Nord di Santa Fe.

Le strutture che vennero realizzate per l’istituto salesiano compresero anche un Centro di Formazione Professionale per giovani e adulti e un Istituto di Formazione Superiore in cui negli anni sono stati formati centinaia di giovani e adulti in molti e diversi ambiti lavorativi.

Il nuovo centro oggi risponde ad una situazione di crescente bisogno nel Paese di lavoro e di formazione per il lavoro. “Si stima che nel Paese ci siano più di un milione di giovani che non studiano, né lavorano – è affermato in un rapporto della società di consulenza Adecco del 2017 –. E di questo gruppo, 700.000 giovani non solo non studiano, né lavorano, ma nemmeno cercano un lavoro”.

La moderna struttura del Centro di Formazione Professionale Interculturale Salesiano (CFPIS) di Resistencia, realizzata grazie al contributo della Fondazione svizzera “Papalin” e all’ONG “Don Bosco Jugendhilfe Weltweit”, anch’essa svizzera, è stata inaugurata e benedetta lo scorso 6 aprile e permetterà di offrire 5 corsi professionali – uno per ciascun giorno lavorativo della settimana – in accordo con l’Istituto di Cultura della Provincia.

I corsi, della durata di quattro mesi, verranno guidati dai membri della comunità Qom, uno dei gruppi etnici aborigeni del Paese, e prevedranno laboratori di ceramica, per la preparazione di cesti, strumenti musicali a fiato, a corda e altri strumenti.

InfoANS

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