Repubblica Democratica del Congo – Sviluppo e autosufficienza alimentare: protagoniste le mamme

11 Maggio 2018

(ANS – Kinshasa) – Quando si scommette sulle madri per creare sviluppo non si sbaglia mai. È per questo che con il progetto a Mont Ngafula, una municipalità di Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, i Salesiani sono convinti di andare a colpo sicuro. Obiettivo: aiutare le donne della parrocchia ad avviare piccole attività agricole generatrici di reddito.

Il piccolo comune di Mont Ngafula soffre di un isolamento dovuto alla mancanza di una strada che lo colleghi alla città, fattore che penalizza profondamente il contesto socio-economico. A questo si aggiunge la carenza di acqua e di energia elettrica. La quasi totalità delle famiglie soffre per la mancanza di lavoro: non ci sono i mezzi per soddisfare i bisogni basilari, e occorre lavorare per costruire la consapevolezza di come uscire da questa marginalità.

All’interno della missione dei Figli spirituali di Don Bosco ci sono già piccoli appezzamenti di terra destinati alla produzione di verdura, di frutta, di cereali e all’allevamento di piccoli animali; tutte attività che contribuiscono al sostentamento delle famiglie. Forti di questa esperienza, le stesse donne si sono poste l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza alimentare attraverso la coltivazione di ortaggi, che potranno essere venduti al mercato nel momento in cui gli orti funzioneranno a pieno regime.

Le prime beneficiarie di questo progetto saranno le mamme della parrocchia “San Giovanni Bosco”, riunite nel gruppo “Femmes maraîchères” (donne ortolane); a seguire, i benefici si riverserebbero, oltre che sulle famiglie direttamente interessate con figli in età prescolare e scolare, sull’intera comunità locale.

Il progetto prevede diversi passaggi. Il primo, riguarda un periodo di formazione moderna e integrata in agro-zootecnia, per fornire alle mamme gli strumenti adatti alla gestione ed alla coltivazione di un orto, nonché all’allevamento di animali da cortile.

Successivamente, entro un anno, l’80% delle partecipanti beneficerà di una fornitura di semi e di utensili per rinnovare la coltivazione nel proprio orto. Quindi, dopo il raccolto, potranno rimborsare i Salesiani per il “prestito” dei mezzi di produzione, consegnando loro il 20% degli ortaggi, che andranno a rifornire l’alimentazione dei piccoli orfani ospiti della comunità “Maison Papy”, un’altra struttura della missione.

Parallelamente verrà affrontato il grave problema della ridotta disponibilità di acqua per l’irrigazione, potenziando la capacità del pozzo attuale.

A lungo termine, insomma, la comunità di Mont Ngafula sarà in grado di estendere il terreno coltivato e di produrre ortaggi che potranno essere venduti nella città. Inoltre, 107 famiglie, con un reddito più stabile, avranno la possibilità di pagare gli studi dei loro figli.

L’obiettivo finale del progetto sarà produrre almeno 300 tonnellate di verdure domestiche all’anno: un quantitativo che renderebbe possibile soddisfare l’intero fabbisogno locale e di vendere a Kinshasa il sovrappiù.

Aiutare le famiglie vulnerabili puntando sulle mamme, generatrici di vita, riferimento di affetto e amore e portatrici di speranza: questo è il senso del progetto!

Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.missionidonbosco.org 

InfoANS

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