Guatemala – La Chiesa si mobilita per aiutare le vittime del vulcano Fuego

08 Giugno 2018

(ANS – Escuintla) – Dopo la tragica eruzione del vulcano Fuego del 3 giugno, tutta la popolazione guatemalteca si è mobilitata, per aiutare le persone colpite, recuperare i corpi delle vittime e dare sostegno ai soccorsi.

di Wendy Susana Acevedo

È stata sorprendente la partecipazione di cittadini, di diversi gruppi della popolazione e dei Paesi vicini, a fronte di una tragedia che secondo gli ultimi dati ufficiali ha causato 99 vittime e che ha costretto nei centri di accoglienza 3.319 persone. Al tempo stesso, è difficile determinare il numero di centri di accoglienza finora attivati, dal momento che ci sono molte istituzioni, aziende e associazioni che hanno aperto le loro porte per raccogliere aiuti e portarli alle persone accolte nei rifugi.

Le azioni della Chiesa Cattolica a fronte di questa catastrofe sono state di vario genere. Mons. Víctor Hugo Palma, ad esempio, già dall’alba di lunedì era sul luogo della tragedia a benedire e ad accompagnare tutti i soccorritori, a dare gli ultimi sacramenti alle vittime… La Conferenza Episcopale ha inoltre emanato un comunicato di solidarietà e impegno all’azione. Il sostegno materiale che viene fornito a tutte le aree colpite è vario, gli aiuti umanitari sono stati centralizzati dalla Caritas del Guatemala che, in coordinamento con la Caritas di Escuintla, sta distribuendo tutto ciò che viene ricevuto. Inoltre, sono stati aperti diversi conti correnti per coloro che vogliono fare donazioni.

Vari enti religiosi, come le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, preparano cibo per i soccorritori e lo portano nelle aree della tragedia. Allo stesso modo i membri di “Eventos Católicos” ieri, 7 giugno, si sono diretti ad Alotenango, uno dei villaggi più colpiti dall’eruzione, e nei luoghi vicini, per una campagna medica.

Nella diocesi di Escuintla quanto sarà raccolto in beneficienza durante tutte le Messe di domenica 10 giugno verrà destinato ai soccorsi.

La maggior parte delle chiese ha avviato centri di raccolta e alcune sale parrocchiali sono diventate rifugi. Nel caso delle case salesiane, la parrocchia “San Juan Bosco” attraverso il gruppo “Duc in Altum” ha avviato una raccolta fondi, i ragazzi della Pastorale Giovanile raccolgono medicine e articoli vari e nel centro giovanile è stato aperto un centro di raccolta. Nell’Università Mesoamericana, che è una struttura salesiana, la Pastorale Universitaria si è incaricata della raccolta, dell’organizzazione e dell’invio di tutti i contributi ricevuti.

InfoANS

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